Incominciano a delinearsi alcuni dei percorsi che la Provincia di Piacenza porterà all’attenzione dei vertici di Expo2015 in vista del grande appuntamento milanese. L’idea principe è stata illustrata ieri in sala giunta dal giornalista enogastronomico, scrittore e componente del comitato scientifico di Expo 2015 Paolo Massobrio, invitato dal presidente Massimo Trespidi.
All’incontro erano presenti anche Giampietro Comolli e Federico Scarpa. Massobrio ha spiegato che: “La storia di un territorio deve parlare di un’attualità che serve al mondo”. Solo in questo modo – per il giornalista – è possibile inserire il locale nel globale, per entrare da protagonisti nel percorso dell’Esposizione universale. La strada che si sta battendo è, ovviamente, coerente con il tema dell’appuntamento meneghino: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. In questo contesto l’asse alimentazione-tradizione-tipicità è quello che sta orientando le prospettive del presidente della Provincia e dello stesso Massobrio. Certo è – e su questo c’è massima convergenza – che Piacenza deve poter contare su un unico fil rouge che leghi le proposte emerse dal territorio.
Parallelamente continua il percorso di tessitura di relazioni istituzionali: venerdì scorso alla presentazione della mostra d’avvio dell’Expo 2015 alla Triennale di Milano, Trespidi ha chiesto all’amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala un colloquio a Piacenza, per valutare le possibilità per il territorio.
Nella stessa occasione il presidente ha avuto un primo scambio informale di prospettive con Federico Ghizzoni, ad di Unicredit, di origini piacentine. L’istituto di credito è uno dei principali partner dell’Esposizione. “Stiamo dando continuità a un percorso – commenta il presidente -, stiamo tessendo una tela. Tra qualche settimana con il dottor Massobrio avremo un nuovo incontro per definire sempre di più i passaggi verso l’Expo, un appuntamento storico per Piacenza e per il nostro Paese. L’anno scorso il primo incontro preliminare con Alberto Mina e Fabrizio Grillo, delle relazioni istituzionali di Expo, è servito ad aprire la strada. Da quel momento non siamo mai mancati alle tappe fondamentali. Penso all’appuntamento della Triennale, penso agli incontri avuti e a quelli che avremo con l’amico Massobrio e alle tante idee a cui intendiamo dare concreta attuazione, in un percorso organico e lineare”