Ex Balzer di Piacenza, apertura ipotizzata tra fine marzo e inizio aprile

Balzer rappresenta l’occasione della vita, il coronamento di una carriera. Per questo, dal momento che si tratta di un’attività che durerà 15 anni e che consente grandi margini di miglioramento professionale, occorre compiere tutti i passaggi al meglio. Ci vuole un po’ di prudenza ma è chiaro, speriamo di aprire il prima possibile».

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Potrebbe essere tra la fine di marzo e l’inizio di aprile il periodo propizio per l’apertura dell’ex Balzer, il bar più prestigioso della città. Dopo che in città si erano sparse voci infondate circa una presunta apertura il giorno di San Valentino (14 febbraio), il futuro gestore Predrag Vojvodic (detto Zune) fa il punto della situazione.

Zune non parla di date precise, ma indica un periodo verosimile. «Se poi accadrà che i lavori subiranno un’accelerazione, ben venga un’apertura anticipata, vorrà dire che festeggeremo tutti insieme. Ma in questo momento non è possibile fissare una data certa».

Prima serve l’ok della commissione – costituitasi in questi giorni e presieduta da Daniela Crippa – che dovrà pronunciarsi sul progetto esecutivo presentato da Zune il 4 febbraio scorso.

Il titolare del Barino di Largo Battisti attende con fiducia, ma il lavoro che precede l’avviamento di un’attività di questo tipo non manca di certo. I contatti con i progettisti, i fornitori, i falegnami, gli artigiani che saranno chiamati a lavorare nei locali.

«Dal progetto agli arredi sarà tutto made in Piacenza, del resto nella nostra provincia abbiamo il top» fa presente Zune. A proposito di arredi, si parla di un bancone di legno lungo e di pregio «studiato per poter essere funzionale al servizio» rivela ancora.

E poi a breve inizieranno anche i colloqui con il personale, «ce ne vorrà tanto». «Le richieste non mancano di certo – spiega – non sarà facile trovare lo staff per iniziare, non si potrà accontentare tutti».

Quanto al nome, invece, «è ancora tutto da decidere».

Lo spirito con cui Zune affronta questa avventura è «di servizio, per la città e il pubblico». La volontà è quella di attrarre clienti e di movimentare il centro storico. «Terremo aperto tutte le sere almeno fino alle 23, come prevede il bando, mentre nel weekend l’intenzione è quella di prolungare l’orario. Faremo di tutto per accontentare I vecchi clienti e per invogliare i turisti a ritornare Nella chiacchierata Zune spiega di aver ricevuto, in queste ultime settimane, contatti di imprenditori disposti a entrare come soci, «ma, pur ringraziando per la disponibilità ho rifiutato, questo è un progetto nato con la mia famiglia e tale deve rimanere».

Ed è parlando con lui che emergono anche i primi dettagli tecnici: la gelateria con piccola pasticceria che troverà spazio nella parte più a ridosso di vicolo Sant’Ilario, un ristorante d’elite che all’inizio partirà con pochi coperti, e poi il bar con una parte che sarà all’aperto sia d’estate che d’inverno, quando naturalmente le temperature lo consentiranno. Uno dei punti di forza sarà infatti il plateatico con il servizio all’esterno.

Zune spiega di essere già stato contattato da numerose associazioni che desidererebbero associare il proprio marchio al bar, anche con la proposta di serate a tema. Quanto ai fornitori di generi alimentari, «per ora si sono fatti avanti solo i grandi produttori nazionali mentre quelli locali no».Intanto si pensa già al giorno dell’inaugurazione. «Voglio organizzare diversi stand enogastronomici con prodotti tipici locali. A breve prenderò contatti diretti con i fornitori piacentini».

Marcello Pollastri

m.pollastri@cronaca.it