Trasporto pubblico locale: le strategie per il futuro

Si sono riuniti nei giorni scorsi, presso la sede provinciale della CNA, i soci del Consorzio Trasporto Persone e Servizi Piacenza per discutere delle strategie e delle prospettive del trasporto pubblico locale, sia a livello provinciale sia a livello regionale. L’iniziativa è stata organizzata da FITA, l’Unione del settore trasporti di CNA, e ha visto gli interventi del segretario regionale Elmo Giovannini e del direttore provinciale CNA, Enrica Gambazza.

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Giovannini ha illustrato la strategia della Regione Emilia-Romagna che prevede la creazione di un’unica azienda di trasporti pubblica regionale. Una strategia che ha visto i primi passi concreti con la fusione delle aziende pubbliche della Romagna e un inatteso stop da parte dell’azienda bolognese, dovuto al governo del comune capoluogo di regione.

“Il Caipet – ha ricordato Giovannini – pur in questa situazione di grave crisi e di tagli consistenti agli Enti locali, ha ottenuto, con il patto siglato con la Regione, buoni risultati. Sono stati riconfermati per il 2011 i finanziamenti per il trasporto pubblico locale previsti nel 2010, ed è stata anche stabilita la gestione congiunta pubblico-privato di alcuni rilevanti aspetti della questione”.

Lo scenario che avanza è quello di un grande raggruppamento pubblico, che potrà trovarsi di fronte un grande raggruppamento privato o un gruppo di entità più piccole e quindi potenzialmente in difficoltà.

“Le aziende del territorio – hanno sottolineato i Soci del Consorzio – sono state per tanti anni fondamentali per garantire un servizio essenziale quale quello del trasporto pubblico in aree particolarmente disagiate della nostra provincia, che ha la più alta percentuale di territorio montano di tutta la regione: in alcuni casi, le aziende stesse hanno contribuito alla nascita di alcune linee. L’esperienza di questi ultimi anni è stata da questo punto di vista molto significativa: proprio per questa situazione particolare, il rapporto dei cittadini con i privati che hanno erogato il servizio è risultato stretto e profondo, anche al di là di un puro dato commerciale. Le aziende del territorio sono state oggettivamente fondamentali sia per l’economia del trasporto pubblico sia per i bisogni essenziali dei cittadini; a fronte di questo impegno, non sempre la remunerazione e la considerazione per il loro apporto è stata adeguata”.

In conclusione, i soci del Consorzio sottolineano la loro intenzione di entrare nei nuovi scenari con la consapevolezza di poter portare efficienza e minori costi al trasporto pubblico locale. Sarà quindi indispensabile che gli Enti pubblici non disperdano il patrimonio di esperienza e professionalità garantiti dalle aziende private, e che quindi le tengano assolutamente in considerazione come partner essenziali del trasporto pubblico locale che verrà.