I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil incontreranno i lavoratori e le segreterie locali dei sindacati proprio all’interno dello stabilimento. Anche la Tamoil avrebbe voluto presenziare con i propri delegati ma la richiesta è stata rifiutata costringendo l’azienda a richiedere un ulteriore incontro entro il 9 Febbraio. La riconversione a magazzino della raffineria, che potrebbe costare il posto ad una cinquantina di lavoratori, molti dei quali provenienti dalla provincia di Piacenza stenta a trovare una soluzione: gli operai infatti dichiarano di non avere intenzione di accettare mediazioni o compromessi, e di voler continuare la battaglia.