Manca solo un mese all’appuntamento con il Carnevale fiorenzuolano della Zobia 2011, la storica manifestazione organizzata dall’Associazione Amici della Zobia in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, le Associazioni culturali e l’Istituto Comprensivo della città al fine di tener viva la tradizione.
La festa deve il suo nome, probabilmente, al latino iovia (letteralmente giovedì), affonda le sue radici nel Medioevo. La Festa, che condivide gli stereotipi tipici del Carnevale (gli scherzi, le prese in giro, l’inversione dei ruoli), ha una sua specificità: fa soprattutto affidamento sulla creatività di chi partecipa.
Costumi e maschere sono messi al bando e si scende in strada negli abbigliamenti più strani, confezionati con materiale di raccatto, quello che si ritrova in soffitta. Come ricordano i vecchi di Fiorenzuola, il vero ‘zobione’ non ha mai il volto coperto e nemmeno il vestito bello: protagonisti e spirito della manifestazione sono, da sempre, l’inventiva, la mimica, le smorfie che ognuno è in grado di proporre.
Questo spettacolo di strada, fatto di scherzo e di imitazione giocosa dei concittadini, aiuta a riscoprire le proprie radici, a ironizzare bonariamente sui difetti propri ed altrui, a dimenticare per un giorno i problemi. Da sottolineare l’impegno, decennale, dei promotori (l’Associazione Amici della Zobia, il Comune di Fiorenzuola e l’Istituto scolastico comprensivo della città; la Provincia di Piacenza aiuta nella promozione) a coinvolgere il mondo della Scuola, per tenere viva la tradizione. La manifestazione prevede sfilate di carri e maschere con relativi Palio, assegnato da una giuria popolare al carro maggiormente rappresentativo dello spirito della Zobia, e Paliotto, che si assegna a gruppi di personaggi mascherati o a singoli.
Come già l’anno scorso, l’edizione 2011 prevede anche un paliotto riservato ai bambini (fino a 16 anni), presenti in massa alla manifestazione (se ne coinvolgeranno oltre 1500).