Istituti tecnici superiori, al via la rete regionale di scuole post diploma per formare personale altamente specializzato. Sette nuovi corsi di studio, gestiti da altrettante fondazioni nelle città di Bologna, Forlì, Cesena, Modena, Parma, Reggio Emilia, Ferrara e Piacenza. Si tratterà di corsi biennali di formazione per giovani usciti da istituti tecnici o da licei e interessati a seguire una formazione legata a doppio filo al mondo del lavoro. Un alternativa o un’integrazione a lauree triennali o scuole tecniche.
Ogni città ospiterà un indirizzo differente, studiato sulla base delle esigenze del territorio. Piacenza si occuperà di logistica e mobilità sostenibile delle persone e delle merci con corsi che offriranno stage in aziende private – ancora non è dato sapere se retribuiti o a titolo gratuito – e insegnanti provenienti per oltre il 50 per cento dal mondo del lavoro. Per quanto riguarda le altre città della regione, a Bologna si potrà studiare “nuove tecnologie per il made in Italy e del sistema della meccanica dell’automazione industriale”, a Cesena “tecnologie dell’informazione e della comunicazione”, a Parma ci si potrà specializzare in “nuove tecnologie per il sistema agroalimentare”, a Reggio “meccanica e meccatronica”, a Ferrara “tecnologie innovative, beni e attività culturali e sistema dell’abitare” e infine a Modena si studieranno i “percorsi sul sistema della meccanica e dei materiali”.
1 milione 700 mila euro i fondi stanziati dalla regione, a cui verranno accostati localmente i fondi delle associazioni, senza fini di lucro, che gestiranno i corsi di studio. A Piacenza la regione investirà 247 mila euro, a cui si sommeranno i 30 mila euro della fondazione ITS, che vede tra i suoi soci l’istituto Marconi, l’ente di ricerca Itl, Piacenza Intermodale, Enaip e Forpin e il Comune di Monticelli e che presto potrà probabilmente vedere anche una partecipazione comunale.
La regione e con lei Piacenza, offre quindi un’alternativa all’università, mirata all’inserimento nel mondo del lavoro, un impegno quanto mai importante, soprattutto alla luce dei recenti dati sulla disoccupazione giovanile al 29%. I corsi prenderanno il via a settembre 2011 e le previsioni, a livello regionale, stimano in circa 3000 il numero di ragazzi che approfitteranno di questa nuova opportunità.