\”Col sole in fronte\”, viaggio negli abissi dell\’anonimo umano

Primo appuntamento con la rassegna d’essai pomeridiana, domenica 30 gennaio (ore 17,30) al Teatro Verdi di Fiorenzuola: Maurizio Camilli e il Balletto Civile portano in scena “Col sole in fronte”, premio della critica 2010. Un viaggio agghiacciante nel complessi abissi dell’anonimo umano. A partire dai nuovi mostri mediatici, prodotti dai più efferati fatti di cronaca nere, prende forma una domanda: qual’ è il segnale che da il via al massacro? Un black-out? Basta un colpo, tutto finisce e il giorno dopo vai a prelevare ciò che ti spetta. Poi per trent’anni cerchi un modo per invocare il pentimento. Dice Camilli: “Del delitto Maso, a distanza di più di quindici anni, si sa quasi tutto. Forse qualcuno lo ricorda solo vagamente. Meglio così. Non voglio prendere spunto dalla cronaca, ricostruirla e alterarla poeticamente: mi interessa di più inventarmi di sana pianta una situazione di finzione, che tanto so benissimo che per quanta fantasia ci metta la realtà prima o poi mi supererà terribilmente. Mi interessa posizionare tutto in Veneto. Non che il Veneto sia molto più violento delle altre regioni d’Italia, lo è solo un po’ di più. Voglio raccontare invece la voglia di cambiare insita nell’essere umano, raccontare un percorso magari anche doloroso e solitario e provare a fermarmi un attimo prima del terribile atto che cambia per sempre il destino”.

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