Non c’è stato l’accordo tra Palazzo Mercanti e il dipendente comunale che ha fatto ricorso al giudice del lavoro per essere reintegrato in servizio. Dopo che l’amministrazione nel giugno scorso gli aveva imposto di restare a casa fino al 31 dicembre 2012 per recuperare le circa 6000 ore di straordinari accumulate, Sandro Giovelli ha deciso di rivolgersi al giudice del lavoro perché ritiene che una pausa così prolungata, anche se regolarmente retribuita, gli comporterebbe non solo problemi personali legati alla lunga inattività, ma anche la perdita di indennità, premi e altri parti di salario accessorio, quindi con un danno economico e professionale concreto. Il giudice Giovanni Picciau ha spostato per ragioni tecniche a lunedì pomeriggio l’udienza prevista per ieri mattina, ma sembra che i 15 giorni concessi a comune e lavoratore per trovare una soluzione extragiudiziale siano passati a vuoto. All’inizio della prossima settimana si terrà quindi il confronto in tribunale e sembra ormai inevitabile che il giudice Picciau sarà chiamato ad emettere una sentenza.