\”I luoghi del cuore\”: alla riscoperta del patrimonio locale e nazionale.

La Storia siamo noi. Noi italiani, che quest’anno festeggiamo i 150 anni dell’Unità del nostro Paese. Li festeggiamo in molti modi, alcuni ufficiali e celebrativi, altri più spontanei e popolari. Tra questi ultimi sicuramente c’è la quinta edizione del censimento de “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che ha visto la partecipazione di quasi mezzo milione di italiani, un numero impressionante che rappresenta il quadruplo dell’ultima edizione. Mezzo milione di persone unite nel nome di un’Italia da tutelare e da tramandare alle generazioni future.

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A maggio del 2010 il FAI, appellandosi a Garibaldi che 150 anni fa ha unito l’Italia, ha chiesto agli italiani di “salvarla”, invitandoli a segnalare – attraverso le oltre 5.600 filiali di Intesa Sanpaolo, per posta e via Internet – un edificio, un monumento, un bene ambientale che vive nel loro cuore nonostante l’oblio, il degrado e l’abbandono in cui può trovarsi. Ha chiesto un piccolo gesto, una testimonianza diretta per aiutare questo luogo a sopravvivere o, in alcuni casi, a tornare a vivere. E la risposta è stata clamorosa, a riprova della crescente sensibilità delle persone nei confronti delle bellezze del nostro Paese e della sempre maggiore credibilità del FAI, a cui così tanta gente si rivolge per “affidare” una ricchezza che sente propria e che per questo vuole sia tutelata. Col passare delle edizioni, partecipare al censimento è diventato qualcosa di più di un gesto individuale: l’enorme mobilitazione registrata quest’anno dimostra quanto questa iniziativa sia diventata un prezioso strumento di aggregazione, di comunicazione, di scambio di idee ed esperienze, di comunione di sentimenti e di speranze. In nome di un’unità vera e non solamente rievocata dai libri di storia.

A oggi in Italia manca un censimento aggiornato dei luoghi e dei paesaggi a rischio. Le numerose segnalazioni de “I Luoghi del Cuore” diventano quindi un prezioso strumento per una mappa dettagliata e aggiornatissima dei luoghi a rischio, una lettura del paesaggio “così come percepito dalle popolazioni” – come vuole la Convenzione Europea del Paesaggio – realizzata senza mediazioni, senza interventi pubblici e interessi di parte. Uno strumento vivo, ricco di informazioni da verificare e da “usare”, che comprende quei luoghi anche poco conosciuti che costituiscono una forte identità per i cittadini, e che danno unicità e vivacità ai territori.

Dai risultati emerge con forza che l’interesse dei cittadini non va solo e necessariamente ai grandi e noti monumenti, ma anche a tutti quei luoghi che diventano un simbolo, personale o collettivo. Ecco allora che, a sorpresa, al primo posto si trovano, con 34.118 segnalazioni, gli Eremi dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano a Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia: ventiquattro eremi scavati nella roccia grigia su strapiombi di oltre 200 metri, nella zona che circonda l’Abbazia, luogo di monaci e anacoreti che si sono dedicati alla contemplazione e all’ascesi. Un luogo davvero speciale, un interessantissimo habitat rupestre in un contesto paesaggistico di grande fascino. Al secondo posto, con più di 26.150 voti, c’è Casa Desanti Bossi a Novara, splendida villa ottocentesca realizzata nel centro storico, dall’architetto Alessandro

Antonelli, uno dei più importanti esempi di architettura civile piemontese dell’Ottocento, purtroppo chiusa e abbandonata da anni e bisognosa di grandi interventi di restauro. Al terzo posto, con 19.238 segnalazioni la settecentesca Chiesa di Santa Caterina a Lucca conosciuta come la “Chiesa delle sigaraie” per le donne che andavano lì a pregare prima di iniziare il lavoro nella vicina Manifattura Tabacchi.

Ma è interessante segnalare come gli italiani abbiano un concetto moderno e flessibile di patrimonio culturale: ai primi posti infatti, accanto a chiese, fortezze e palazzi ci sono la Stazione Radiotelegrafica Guglielmo Marconi di Pisa, inaugurata proprio cento anni fa affinché lo scienziato continuasse lì le sue ricerche, il Lungomare di Reggio Calabria e quello di Bari, così come la Rinnovata Scuola Pizzigoni di Milano, l’ex Cementificio di Alzano Lombardo esempio straordinario di archeologia industriale attualmente in disuso, il Parco Papadopoli a Vittorio Veneto, , la Tintoria degli Scarlatti a Gandino in provincia di Bergamo, dove furono tinte le camicie rosse dei Mille e persino uno stadio, il più “luogo del cuore” che ci sia, il Filadelfia, dove giocava il Grande Torino, insuperabile mito del calcio di tutti i tempi.

Puglia, Piemonte, Lombardia, Toscana e Calabria sono state le Regioni più sensibili al censimento, i votanti – di età media intorno ai 45 anni – sono divisi quasi esattamente a metà tra uomini e donne; la tipologia dei luoghi più votati è quella delle chiese. La filiale di Intesa Sanpaolo che ha raccolto più segnalazioni è quella di piazza Marconi a Imperia.

Il concentrarsi di migliaia di segnalazioni attorno a realtà locali talvolta poco conosciute è la prova di un nuovo modo, spontaneo e organizzato allo stesso tempo, per incidere direttamente sulle scelte di politica culturale del nostro Paese: oltre al fondamentale lavoro delle delegazioni del FAI sparse in tutta Italia, sono stati decisivi i comitati spontanei nati sul territorio e l’impegno delle oltre 5.600 filiali di Intesa Sanpaolo, che quest’anno hanno raddoppiato il numero delle cartoline raccolte. Si sono organizzati incontri e dibattiti, si sono creati luoghi di aggregazione finalizzati a “salvataggi” e a opere di sensibilizzazione della popolazione. Il risultato è questo grande movimento popolare la cui “politica” nasce da un solo sentimento: quello di difendere col cuore ciò che appartiene a tutti.

“I Luoghi del Cuore” deve lo straordinario successo di quest’anno anche all’allargamento a mezzi e sistemi innovativi, di maggior appeal tecnologico, a cominciare dai social network – Facebook, Twitter, WL Messenger – grazie ai quali la partecipazione non si è limitata a una segnalazione, a una cartolina, ma ha potuto allargarsi alla multimedialità, con forum, commenti, immagini e video caricati su YouTube e resi immediatamente disponibili a tutti con un trascinante effetto-domino.

Anche per questa edizione del censimento il FAI si renderà portavoce delle segnalazioni degli italiani e, con l’aiuto delle sue oltre 110 delegazioni provinciali, solleciterà le istituzioni preposte affinché tengano in considerazione ciò che ferisce il cuore dei cittadini, sensibilizzando Sindaci, Soprintendenze, Presidenti di Regione. Nei prossimi mesi si procederà quindi a un monitoraggio delle realtà segnalate dal censimento in modo da poter intervenire concretamente per il salvataggio di alcuni dei luoghi più segnalati.

“Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso.” Lo diceva Goethe e questo invito è stato raccolto da centinaia di migliaia di italiani. Che hanno veramente “cominciato adesso”, dimostrando che davvero l’audacia ha in sé il genio di una visione, il potere di cambiare le cose, la magia di riscoprirsi uniti ciascuno con la propria individualità.