Undici detenuti del carcere di Piacenza hanno fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo per le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere. Dalla mancanza di acqua calda, all’impossibilità per i non fumatori di essere trasferiti in celle idonee, fino ad arrivare alle grandezze delle celle ai limiti della tortura.
Nelle scorse settimane il sindacato Uil Pa Penitenziari avevano già lanciato l’allarme per il sovraffollamento delle Novate, con i suoi 420 detenuti, contro una capacità massima totale di 300, aggiungendo a questo problemi strutturali con infiltrazioni d’acqua nelle celle e deficit organico.
I giudici hanno chiesto al governo dati sulla situazione alle Novate, dopo che il magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia ha dato ragione a tre dei reclusi.