Non è possibile morire così. E’ la frase ripetuta all’infinito in questi giorni di grande dolore nella comunità di Fiorenzuola, sconvolta per la tragica fine di Elisa e Sara. Ma è il momento anche della rabbia per quella che è l’ennesima strage dovuta all’alcol e all’alta velocità. Il sindaco di Fiorenzuola Giovanni Compiani, invita però a non lasciarsi andare a conclusioni premature dopo la notizia della precedente denuncia di Lidian Basha: alcuni mesi fa, infatti, ad Orio Litta, le forze dell’ordine avevano fermato il ragazzo di origine albanese, al volante al momento dell’incidente di domenica mattina, e lo avevano denunciato per guida in stato di ebbrezza. Un’inquietante precedente alla luce della tragedia avvenuta questo fine settimana. Preoccupazione anche da parte di Giancarlo Tagliaferri sindaco di S. Giorgio, il paese dei due ragazzi albanesi: dal primo cittadino arriva un invito alla prudenza nei giudizi in attesa che le indagini facciano chiarezza sulla reale dinamica dei fatti. Intanto il ricordo delle due ragazze assume varie forme: se gli alunni dell’Enaip hanno deciso di realizzare un murales in ricordo delle due ragazze, gli studenti del Marcora daranno inizio ad una raccolta fondi da donare all’Aido. Invece in occasione dei funerali di Sara in programma per domani ogni amico della vittima si presenterà con un fiore da donare alla giovane amica. Anche allo stadio, domenica, la partita del Fiorenzuola sarà anticipata da un minuto di raccoglimento. Ieri sera, intanto, la chiesa della Collegiata di Fiorenzuola, dove si è tenuto un rosario comune per le due vittime, si è ritrovata gremita da una immensa folla di persone e la stessa partecipazione è prevista in occasione dei funerali di Sara che si terranno domani alle 10 sempre in Collegiata.