Bando per il servizio mensa scuola e ospedale, solo prodotti filiera corta

Il 100% di prodotti locali nelle mense delle nostre scuole e all’ospedale. E’ questo l’obiettivo con cui Comune e Asl sperano di preparare, nel giro di un paio di settimane, un maxi bando da 50 milioni di euro per i prossimi otto anni.

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Questa mattina alla Camera di commercio il sindaco ha incontrato il presidente Giuseppe Parenti e alcuni dei produttori locali per sondare il terreno in vista della sigla di un patto per inserire come clausola vincolante l’utilizzo di materie prime prodotte nel Piacentino. Nella sostanza si vuole inserire il vincolo, per il vincitore, di utilizzare materie prime di filiera corta, e quindi pane, acqua, carne, frutta e verdura, salumi prodotti rigorosamente a Piacenza.

In questo modo, spiega il primo cittadino, consentire ai produttori locali di assicurarsi sul medio periodo un quantità non irrilevante di commesse. Si parte dalla base dei 900mila pasti serviti all’anno nelle mense cittadine, cui aggiungere i 550mila dell’ospedale. Unendo i due, si aumenterebbero i servizi del 65%.

 

COMUNICATO CAMERA DI COMMERCIO

 I nuovi bandi per le mense scolastiche sono una opportunità concreta per i produttori piacentini

Reggi e Parenti hanno proposto una interessante prospettiva per i produttori di alimenti piacentini

 Piacenza, 19 gennaio 2011 – Il Presidente Giuseppe Parenti ha ospitato questa mattina in camera di commercio un incontro nel corso del quale il Sindaco Roberto Reggi ha illustrato alle associazioni ed ai consorzi piacentini la grossa opportunità insita nel bando che l’amministrazione comunale sta predisponendo per aggiudicare il servizio di ristorazione per le mense scolastiche della città capoluogo. Si tratta di circa 900.000 pasti all’anno. Reggi ha evidenziato che c’è l’intenzione di fare un bando unico con quello relativo al servizio di ristorazione dell’ospedale (che corrisponde ad altri 450mila pasti) la cui scadenza è prevista per il prossimo anno.

Il bando in preparazione prevede infatti che vi sia il vincolo di impiegare una grossa quantità (si parla, per alcune merceologie, di tonnellate) di prodotti piacentini.

 In sintesi i pasti saranno preparati nel centro comunale di La Verza (che potrà così essere sfruttato al meglio) da personale comunale e della ditta aggiudicataria, ma dovrà essere garantito l’utilizzo di materie prime e alimenti trasformati di Piacenza.

 Già oggi sono utilizzati dei prodotti del territorio piacentino ma non riescono a coprire tutto il fabbisogno. Reggi ha quindi chiesto se il problema è strutturale o di prospettiva definita. Ovvero: se il bando coprirà un periodo temporale di 6-8 anni ci potrà essere un aumento di produzione, considerata la certezza dell’approvvigionamento?

I prodotti necessari sono molteplici: si va dalla base per pizza al grana padano, dalla mozzarella alla carne bovina, dagli ortaggi alla pasta, dal pane alla passata di pomodoro, dalla frutta all’acqua minerale, solo per citarne alcuni.

 Il Comune proporrebbe la stipula di un protocollo di intesa di reciproco impegno tra Amministrazione comunale, ASL e Camera di commercio, in modo tale che si possano avere garanzie sia dalla parte della domanda che da quella dell’offerta.

 La proposta è stata accolta con grande interesse dai partecipanti: Roberto Belli, Presidente del Consorzi salumi tipici, ha parlato di un fatto strategico fondamentale. Se infatti i prodotti che vengono somministrati ai bambini provengono dal territorio locale, può essere eseguita anche una operazione di educazione alimentare importante.

 Lo stesso Parenti ha rilevato il vantaggio che viene dato al territorio attraverso questa proposta grazie alla quale la filiera si accorcia ed il produttore viene investito di maggiori responsabilità perché è facilmente identificabile.

 Elena Gherardi, dell’Unione provinciale agricoltori, ha posto in luce l’esistenza di un problema organizzativo più che di effettiva disponibilità del prodotto mentre Giacomo Sala, membro di Giunta della Coldiretti e Presidente del Consorzio Bio Piace, ha ricordato che l’approvvigionamento alimentare delle mense scolastiche piacentine rappresenta già una eccellenza -non solo nazionale- anche per l’inserimento delle produzioni biologiche.

Tra l’altro la scelta del Comune di Piacenza ha avuto ripercussioni favorevoli sulle attività agricole collocate nelle aree marginali del territorio, montagna e collina.

 Anche Antonio Grossetti e Francesco Muselli, in rappresentanza del Consorzio Salumi DOP hanno avto parole di plauso per l’iniziativa intrapresa.

 I termini per proseguire su questa strada sono piuttosto ristretti, tenuto conto che il contratto attualmente vigente per l’amministrazione comunale scade a giugno ed i tempi procedurali per una gara che potrebbe avere un importo che si aggira intorno ai 50 milioni di  euro sono piuttosto lunghi.

 Accompagnavano il Sindaco Reggi l’Assessore Anna Maria Fellegara ed il Direttore generale del Comune Massimo Gambardella. Il prossimo impegno sarà la convocazione, la prossima settimana, di un tavolo riservato ai tecnici, per mettere a punto le caratteristiche delle forniture richieste e le quantità ipotizzabili.