Prima udienza del processo civile che vede contrapposti Gianfranco Dragoni e la Cgil (tutta la segreteria e il direttivo). Il leader della “lista alternativa”, Dragoni, ha chiamato in giudizio la Camera del lavoro piacentina, guidata da Paolo Lanna, chiedendo i danni e il riconoscimento dei 160 voti raccolti al congresso della Cgil nel marzo 2009. Davanti al giudice questa mattina c’erano solo i legali delle due parti.
L’udienza è stata rinviata al 24 maggio per presentare memorie, documenti e prove oltre a eventuali repliche. Dragoni e la sua lista ottennero i voti all’interno della mozione 2 al congresso, ma non fu assegnato loro alcun rappresentante, né nello Spi né nella Camera del lavoro.