Chiesti 3 anni di reclusione per i due piacentini, falsi intermediari

Il pubblico ministero Arturo Iacovazzi ha chiesto tre anni di reclusione per i due imputati nel processo per truffa di un milione e 300mila euro ai danni di un imprenditore toscano, avvenuta in una banca piacentina alla fine del 2003. Gli accusati sono Vincenzo Auteri, assistito dall’avvocato Giandanese Nigra, e Orlando Maiolo, difeso da Giuseppe Angelino, di Torino. I due sono accusati di aver raggirato un albergatore di Montecatini. L’uomo voleva vendere il proprio albergo e i due si sono fatti avanti come mediatori.

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Si arriva così a Piacenza, dove uno dei due truffatori si finge vice direttore della banca, entra nell’istituto, si accomoda in una saletta dove si farà consegnare la ricca provvigione. Consegna una ricevuta su carta intestata della banca per poi entrare in una porta che dà verso le casse, per far credere di essere davvero un bancario, in realtà sparisce da un’altra uscita. Il giudice Adele Savastano ha rinviato il processo al 25 gennaio per dare la parola alla famiglia Biondi, vittima del raggiro, e agli avvocati difensori.