C’è un po’ di commozione e non è facile neppure per i colleghi pensare ad un Unione Agricoltori senza Paolo Migliavacca che va in pensione dopo trentasei anni trascorsi in Confagricoltura. Cita Montanelli il Dottor Migliavacca, che un po’ commosso non vuol rilasciare alcun commento. Che dire, sono le cifre a parlare da sole. Sono tante le materie che ha gestito e sviluppato: i contratti agrari, le controversie sindacali, la sicurezza sul lavoro e poi «Piacenza Agricola»: il periodico dell’Associazione di cui è stato Redattore dal 1982. Fare il giornale è stata forse l’attività che l’ha appassionato di più, confessa, ma poi “bacchetta” e non risponde alle domande perché non vuole interviste, schivo e riservato come sempre, e, forse, anche un po’ emozionato. Sintetizzare, divulgare, selezionare ed approfondire per poter far arrivare in casa degli associati la notizia, l’informazione utile alle aziende, è stato per anni uno dei suoi obiettivi. Il Presidente Michele Lodigiani, in occasione del pranzo di Natale, gli ha consegnato una targa come gesto di riconoscenza per il suo operato; un dono informale e tanti applausi anche da parte dei colleghi che scherzosamente gli hanno rammentato i versi di un suo componimento giovanile ancora tramandati alle nuove leve. Ed è anche vero che l’Unione Agricoltori ha portato fortuna a Migliavacca che negli anni ’70 ha conosciuto, proprio nello storico palazzo di Via Mazzini, la Dottoressa Mariangela Canali, divenuta sua moglie e che è andata in pensione insieme a lui, dopo aver lasciato da qualche tempo il timone del Patronato. Anche per lei, molto amata e apprezzata sia dagli associati che dai colleghi, una targa e un dono con gli auguri di un buon futuro.