La Presidenza della Regione Emilia Romagna e le Segreterie CGIL CISL UIL regionali, dopo ampio confronto, hanno raggiunto un importante accordo (17 dicembre 2010) sul Bilancio Regionale che, nonostante i drastici tagli di trasferimenti alle Regioni decisi dal governo (-740 milioni di euro stimati per l’E-R), definisce e consolida il gettito finanziario sui seguenti punti: spesa corrente, ammortizzatori sociali, sostegno al sistema sociale, spese per investimento, qualità delle infrastrutture, dell’ambiente e del territorio.
Il verbale conclusivo degli incontri tra Regione e Sindacati analizza questi vari capitoli e condivide innanzitutto il giudizio sullo scenario attuale, “che per sua complessità – si legge nel testo – non ha precedenti nella storia recente della nostra regione,” attraversata da “una violenta crisi economica, sociale e produttiva che ha portato ad un massiccio utilizzo degli ammortizzatori sociali; pur in presenza di una flebile ripresa delle esportazioni, la disoccupazione aumenta e il tasso di occupazione diminuisce.” Urge dunque entro il 31 dicembre il rinnovo dell’accordo Regione-Ministero del lavoro per prolungare la cassa integrazione in deroga, che a sua volta la Regione rifinanzierà con le proprie quote per il 2011-2012.
Settore cardine del bilancio regionale è il sostegno allo stato sociale (assistenza e tutela, sanità, diritto allo studio, casa, equità e giustizia sociale), improntato a garantire l’accesso a tutti i cittadini senza alcuna discriminazione, anche se nel testo del verbale non si nasconde la preoccupazione in particolare per la sanità, viste le risorse insufficienti del Fondo sanitario nazionale. Ma la Regione conferma la scelta di non introdurre ticket né incrementare il prelievo fiscale.
Sulle spese per investimento – che vengono aumentate nel triennio 2011-2013 – , i sindacati apprezzano la scelta della Regione di recuperare risorse proprie (parte dell’avanzo di amministrazione e altri accantonamenti) “per non far ricadere negativamente sullo sviluppo del territorio i tagli della manovra statale”, sollecitando nel contempo interventi di riduzione della spesa per il funzionamento dell’ente.
Cgil Cisl Uil E-R considerano di valore strategico il nuovo Patto di stabilità territoriale delineato nel progetto di legge della Giunta per salvaguardare la qualità dei servizi pubblici in regione, attraverso un governo della finanza pubblica territoriale condiviso con le autonomie locali e un programma di investimenti prioritari adeguati. Secondo i sindacati, in questo quadro “diventa fondamentale che la Regione, da semplice ruolo di coordinamento, assuma un ruolo di governo, direzione e selezione della riprogettazione del sistema pubblico regionale” (reti energia, trasporti, telematica, innovazione, ricerca, poli tecnologici, ecc.), anche al fine “di definire un nuovo patto per lo sviluppo adeguato alla fase.”
Infine sindacati e Regione concordano di definire a breve un nuovo Protocollo di relazioni sindacali, per governare in forma preventiva e concertativa i percorsi e le scelte strategiche/programmatiche della Regione.
I Segretari generali regionali Emilia Romagna
CGIL CISL UIL
V.Colla G.Graziani G.Martelli
Verbale conclusivo
Degli incontri sul Bilancio Regionale e gli indirizzi finanziari del biennio 2011-2012 svoltosi tra la Presidenza e le Segreterie di CGIL CISL UIL Regionali
La legge di stabilità nazionale approvata dal Parlamento è stata severamente criticata dalle Regioni che, in sede di Conferenza, hanno espresso parere negativo sul provvedimento in quanto sancisce un drastico ed insostenibile taglio dei trasferimenti alle Regioni , Province e Comuni.
Per la Regione Emilia Romagna la stima è di 740 milioni di Euro di minori introiti nel biennio 2011-2012.
I Dati di bilancio per settore
Le entrate della Regione (tributi proprie quote di partecipazione a tributi statali, trasferimento di risorse dallo Stato e dalla UE, vendita di beni mutui e prestiti e altre entrate varie) saranno nel 2011 pari a 13.704,1 milioni di Euro.
Diminuiscono le entrate derivanti da tributi regionali, -27,9 milioni di Euro rispetto al 2010, mentre aumentano le quote di partecipazione a tributi statali, passando da 4.621,7 a 4.774,8 milioni di Euro.
La spesa corrente
Sono le risorse necessarie (11.333,1 milioni di Euro) per garantire i servizi messi a disposizione dai cittadini (ad esempio quelli sanitari, sociali, ecc.) e per il pagamento delle quote interesse sui mutui.
Complessivamente esse hanno subito una drastica riduzione per effetto dei tagli imposti dallo Stato, riduzione solo in parte compensata da accantonamenti nella sezione degli oneri generali.
Tra le spese correnti sono comprese anche le spese di funzionamento dell’Ente, 319 milioni di Euro (il 2,3% del Bilancio, con una contrazione dell’8,3% rispetto al dato del 2010).
Tutto questo avviene mentre si è in presenza nella Regione di una violenta crisi economica, sociale e produttiva che ha portato ad un massiccio utilizzo degli ammortizzatori sociali; pur in presenza di una flebile ripresa delle esportazioni, la disoccupazione aumenta e il tasso di occupazione diminuisce.
Pertanto, a fronte di uno scenario che per sua complessità non ha precedenti nella storia recente della nostra Regione, la Giunta Regionale e le Segreterie Regionali al fine di contrastare almeno in parte gli effetti recessivi e l’impatto negativo sull’occupazione e sullo sviluppo derivanti dalla manovra dello Stato concordano sulle seguenti linee di indirizzo sia finanziario che programmatico:
a) Ammortizzatori sociali
Urge rinnovare entro il 31/12/2010 tra Regione e Ministero del Lavoro l’accordo per prolungare la cassa integrazione in deroga per il 2011/2012, rendendo altresì più esteso il diritto per i lavoratori e le lavoratrici così come sancito nel verbale assunto dal Tavolo Istituzionale per il “Patto per attraversare la crisi” del 5 novembre 2010; l’accordo deve determinare la certezza delle risorse rispetto al fabbisogno e la Regione è impegnata a rifinanziare per l’anno 2011 e 2012 gli importi di sua spettanza al Fondo stesso.
b) Il sostegno al sistema sociale
Settore cardine di intervento è il sostegno al Welfare con un impegno forte e teso a consentire l’accesso ai servizi a tutti i cittadini senza alcuna discriminazione rispetto ai benefici previsti in ogni legge regionale.
– alle politiche sociali sono destinati 81,5 milioni di Euro, 22 dei quali costituiscono un fondo straordinario al quale potranno attingere i Comuni, in crisi di risorse per effetto della diminuzione dei trasferimenti Statali.
Saranno sostenuti economicamente soprattutto gli interventi a tutela degli adolescenti, dei giovani e tesi alla prevenzione dei rischi di abbandono o maltrattamento.
– Nel 2011 la sanità potrà contare su oltre 7.905 milioni di Euro provenienti dal Fondo nazionale sanitario, ma si tratta di risorse insufficienti per coprire il fabbisogno del Servizio Sanitario Regionale e quindi restano fondati motivi di preoccupazione per il pieno sostegno alla qualità dei servizi sanitari resi ai cittadini dell’Emilia Romagna.
In questo senso si concorda che la Regione preveda di investire proprie risorse in misura significativa nel miglioramento dei servizi alla salute allo scopo di mantenere i livelli di accreditamento l’universalità dei servizi e il numero di prestazioni inalterati.
– Pur in presenza dell’azzeramento delle risorse del Fondo Nazionale per la non Autosufficienza, la Regione è impegnata a finanziare il Fondo Regionale di ulteriore 31 milioni di Euro, portandolo così a 415 milioni di Euro per l’anno 2011. Si concorda che tale anno sia l’avvio dell’accreditamento delle strutture sociosanitario.
– Inoltre 130 milioni di Euro si aggiungono al rifinanziamento degli investimenti previsto dal nuovo patto per la salute: essi saranno destinati alla realizzazione, ristrutturazione, acquisto e completamento di strutture sanitarie.
– Si riconfermano la validità e l’importanza attuativa delle linee programmatiche sancite nel PAR.
– Per il diritto allo studio, l’accesso al sapere, l’istruzione, le borse di studio e per il lavoro e la formazione sono previsti complessivamente 406,9 milioni di Euro. Si concorda di rafforzare l’azione per favorire la vita scolastica degli studenti disabili e degli studenti con cittadinanza non italiana e per contrastare la dispersione scolastica. Sono inoltre confermate le risorse destinate alle politiche culturali a cui si riconosce un elemento qualificante di democratizzazione e socializzazione.
– La Regione, nel riconoscere la necessità di sostenere i redditi fissi anche attraverso azioni regionali specifiche e di coordinamento, assume l’impegno di attivarsi per politiche di equità e giustizia sociale rafforzando ed estendendo il campo di applicazione dell’ISEE.
– Nell’ambito degli interventi a tutela delle famiglie, si riconferma l’obiettivo per la realizzazione di 10.000 alloggi in 10 anni, per i contributi all’affitto e per la prima casa. Per sostenere l’acquisto della casa per giovani coppie sono previsti 25 milioni di Euro.
c) Spese per investimento
Si condivide l’aumento con risorse proprie per non far ricadere negativamente sullo sviluppo del territorio i tagli della manovra statale.
A tal fine vengono impiegati parte dell’avanzo di amministrazione e altri accantonamenti presenti in bilancio .
Le risorse regionali per gli investimenti nel 2011 rimangono sostanzialmente stabili rispetto al 2010, mentre nel triennio 2011-2013 esse crescono di ulteriori 324 milioni, raggiungendo così la somma complessiva di 2.668,3 milioni di Euro.
Emergono in primo piano le risorse per territorio, ambiente, trasporti, viabilità e casa, con una dotazione di 1.202,1 milioni di Euro: di questi 568,4 sono destinati a trasporti e viabilità, 632,9 milioni di Euro ad interventi per lo sviluppo economico, 417,6 milioni di Euro a salute e solidarietà sociale.
Deve continuare anche per il 2011 una attenta rivisitazione dei costi per la riduzione delle spese per il funzionamento della struttura amministrativa, che oggi rappresentano il 2,3% del Bilancio.
Gli ulteriori risparmi devono interessare le spese di rappresentanza, di consulenza, per convegni, per locazioni passive, indennità di missione ai Consigliere e agli Assessori Regionali ridotte a seguito di una legge regionale.
Nel complesso, questi interventi devono portare ad una riduzione della spesa per il funzionamento dell’Ente di 33,3 milioni di Euro.
Si condividono le misure adottate di contenimento per 10,6 milioni di Euro dei costi delle aziende e degli enti della Regione nonché delle società partecipate, riducendo sia Consigli di Amministrazione che i Consiglieri.
Si condivide, inoltre, la riduzione dello stock del debito della Regione, che nel 2010 viene tagliato di 57,36 milioni di Euro rispetto all’anno precedente, pur mantenendo l’Emilia Romagna tra le Regioni a Statuto Ordinario, quella che presenta il più basso indebitamento pro-capite e il più basso indebitamento sul PIL Regionale.
d) La qualità delle infrastrutture, dell’ambiente e del territorio
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale ed i sistemi di mobilità si condividono le linee di indirizzo sancite nel recente Patto sulla Mobilità; dei 998,6 milioni di Euro stanziati 566,9 milioni sono finalizzati al potenziamento nel triennio 2011-2013 della rete stradale, al finanziamento della prima autostrada regionale, oltre che all’acquisto e all’adeguamento di bus antismog, al potenziamento delle linee e all’acquisto di nuovi treni. La Regione è impegnata a favorire l’aggregazione in unico soggetto gestore a scala regionale per il T.P.L..
Per riequilibrare il sistema di trasporto delle merci, sviluppando quello ferroviario, sono previsti 3 milioni di Euro.
– Sono stanziati 410,1 milioni di Euro. per casa, la riqualificazione urbana, per far rinascere edifici, piazze, centri storici e garantire la sicurezza nelle città (illuminazione, campagna di educazione, ecc.) con questa somma si intende poi far fronte alle esigenze abitative e ad ulteriori interventi di qualificazione urbana, che puntano ad un minore consumo del territorio.
– Per l’ambiente, lo sviluppo sostenibile la difesa del suolo e la protezione civile sono previste nel triennio risorse pari a 274,2 milioni di Euro, finalizzate a garantire livelli di sicurezza rispetto ai rischi idrogeologici, idraulici e di erosione, a promuovere comportamenti attivi e responsabili nei confronti dell’ambiente da parte di tutti i cittadini, alla salvaguardia del patrimonio forestale e a interventi di bonifica sui siti inquinanti.
– All’agricoltura sono destinati 107,9 milioni di Euro.
Inoltre la Regione cofinanzierà il piano di sviluppo rurale 2007-2013 con circa 90 milioni di Euro.
e) Un nuovo patto di stabilità territoriale
Quale fatto strategico si condivide la definizione di un nuovo patto di stabilità territoriale in una ottica autenticamente federalista, che consenta di salvaguardare la qualità dei servizi pubblici dell’Emilia Romagna, permetta a Regioni ed Enti Locali di realizzare un programma di investimenti strategici e prioritari adeguati e di disporre della flessibilità necessaria nella gestione delle emergenze.
Si condivide il progetto di legge approvato dalla Giunta Regionale che propone un nuovo sistema di governo per la finanza pubblica territoriale condiviso con le Autonomie Locali al fine di riequilibrare il livello di indebitamento per tutti gli Enti Locali e definire e condividere gli interventi prioritari. Forte critica viene espressa al processo nazionale di attuazione del federalismo fiscale, che meriterebbe il tempo opportuno per una più compiuta discussione riguardo a scelte che rischierebbero di modificare in forma irreversibile la tenuta istituzionale locale.
Per questi motivi il progetto di legge della Giunta definisce un nuovo sistema di relazioni tra Regione ed Enti Locali con la previsione di un unico obiettivo territoriale, di misure di controllo dell’indebitamento e di rilancio degli investimenti estese anche ai Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.
L’operazione mette a sistema i 189 Comuni, le 9 Province e la Regione (assoggettate alle regole del patto di stabilità interno) con un obiettivo unico territoriale per il 2011 stimabile in 2.247 milioni di Euro.
Sarà garantito a livello regionale il rispetto del patto di stabilità, adattandolo alle esigenze territoriale di programmazione mentre, nei confronti dello Stato, la Regione si porrà quale unico interlocutore istituzionale per tutto il territorio e unico responsabile della corretta applicazione delle regole.
Si condivide che la Regione avvii un tavolo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per i necessari adeguamenti della normativa nazionale.
– Per l’affermarsi delle prassi sopra citate diventa fondamentale che la Regione, da semplice ruolo di coordinamento, assuma un ruolo di governo, direzione e selezione dei processi di riprogettazione del sistema pubblico regionale dello sviluppo del sistema delle reti energia, trasporti, telematica, innovazione, ricerca, poli tecnolocigici, ecc., al fine di definire un nuovo patto per lo sviluppo adeguato alla fase, condiviso e sostenibile.
f) La Giunta Regionale si impegna a continuare ed intensificare gli sforzi per realizzare la massima efficacia ed efficienza della spesa pubblica di sua diretta competenza ed a valorizzare pienamente le professionalità interne.
g) E’ con il PTR che la Regione si impegna a determinare il più alto livello di innovazione istituzionale e programmatoria in grado di riprogettare il sistema pubblico regionale e determinare il più alto grado di politiche integrate e aggregative per uno sviluppo di qualità e comparabile alle esperienze più evolute europee.
– Il PTR deve orientare tutti i settori pubblici e privati a mantenere e migliorare il tasso di occupazione, creando lavoro sicuro e di qualità che rispetti leggi e i contratti di lavoro.
h) La Regione conferma inoltre la scelta di non introdurre tickets e di non incrementare il prelievo fiscale, in linea con le priorità condivise con la società regionale e previste sia nel patto della qualità dello sviluppo, sia nel patto contro la crisi.
i) Si condivide che la Regione avvii con le Istituzioni e parti Sociali iniziative utili a rafforzare la cultura contro l’evasione e l’illegalità, in tal senso, la Regione è impegnata a potenziare tutti gli strumenti legislativi al fine di permettere un concreto recupero dell’evasione stessa.
j) E’ attualmente in corso di approvazione al Parlamento il Milleproroghe.
Il bilancio pur in questo quadro di incertezza per evitare l’esercizio provvisorio, verrà modificato ed emendato nel caso in cui le misure contenute nel decreto Milleproroghe incidessero sulla finanza delle Regioni.
In tale contesto generale di difficoltà e di perdurante incertezza la Regione pone in primo piano gli interventi a difesa dell’occupazione, a sostegno delle persone, delle famiglie, del lavoro e delle imprese, a salvaguardia del sistema del Welfare e dell’ambiente, per il trasporto pubblico locale, per lo sviluppo sostenibile e per le pari opportunità tra donne e uomini.
Tale impostazione sopra citata verrà mantenuta previo confronto preventivo anche qualora si presentassero in fase di assestamento avanzi nei vari capitoli di bilancio nel corso d’anno 2011.
In conclusione al fine di governare in forma preventiva e concertativa i processi e le relative coerenti scelte strategiche/programmatiche, si concorda nel definire a breve un nuovo Protocollo di relazioni tra la Regione e Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL regionali, che permetta nel processo di formalizzazione delle scelte strategiche e di sistema nell’ambito del mandato di governo, che si consolidi una prassi per condividere gli obiettivi e rafforzare il valore del lavoro e della coesione sociale nella nostra regione.
p. la Giunta Regionale Emilia Romagna p. le Segreterie Regionali CGIL CISL UL
Il Sottosegretario alla Presidenza Emilia Romagna
A. Bertelli V.Colla – G.Graziani – G.Martelli