La crisi da intendere come nuovo punto di partenza, perchè se la congiuntura economica è finita, «sarà il futuro ad essere diverso». Questo l’invito dei rappresentanti del sistema economico piacentino intervenuti questo pomeriggio nella seduta della commissione consiliare dedicata alla crisi economica. Il presidente della Camera di commercio Giuseppe Parenti ha tracciato di fronte ai consiglieri il quadro del 2010 economico locale. Preoccupano la situazione del settore meccanico, che da solo rappresenta quasi il 50% del Pil provinciale e che nell’ultimo biennio ha calato del 42% le esportazioni, così come le difficoltà del comparto edile, in sofferenza per il netto calo di opere pubbliche. Qualche emergenza è stata segnalata anche dal mondo bancario per voce di Marco Bellotti e Pietro Copelli dell’Abi, che hanno sottolineato l’imminente esaurimento delle moratorie concesse sulle quote capitale e il rischio che questo comporta per risparmiatori sia individuali che d’impresa. Unanime il parere della seduta consiliare, unita nel riconoscere come criticità da risolvere il problema dei pagamenti dell’amministrazione pubblica ai privati (criticato dai banchi della maggioranza il patto di stabilità) e gli investimenti su formazione e innovazione.