Piacenza ha ospitato il seminario nazionale sul tema “Federalismo demaniale: quali opportunità e quali rischi per i Comuni”, promosso da Anci in vista dell’imminente scadenza del 23 dicembre, quando è fissata la pubblicazione dell’elenco definitivo dei beni trasferibili dal Demanio agli enti municipali.
“Entro i due mesi successivi – spiega il sindaco Roberto Reggi, vicepresidente Anci con delega alle Infrastrutture – i Comuni dovranno presentare la domanda di attribuzione e i progetti di valorizzazione per tali aree e immobili. Nel chiedere al Governo il rispetto dei tempi previsti, ci sembra molto importante offrire, ai sindaci e ai soggetti privati che vorranno sostenere la pubblica amministrazione in questo percorso, l’occasione di un confronto tecnico serio e approfondito”.
A questo proposito, al convegno piacentino sono stati invitati il direttore dell’Agenzia del Demanio Maurizio Prato e Roberto Cecchi, segretario generale del Ministero dei Beni Culturali, che entro il giugno 2011 dovrebbe emanare un secondo elenco di beni – questi vincolati – trasferibili ai Comuni. Parteciperanno inoltre all’appuntamento del 14 dicembre, coordinati dal responsabile Infrastrutture e Sicurezza di Anci Antonio Ragonesi, Francesco Monaco, responsabile dell’ufficio Formazione e Servizi Ifel di supporto ai Comuni in materia di patrimonio immobiliare, l’assessore comunale di Milano Giovanni Verga (delegato Anci ai temi che riguardano la casa) e il vicesindaco di Brindisi Mauro D’Attis, che di recente ha definito i sindaci “sentinelle sul territorio, per portare a buon fine il federalismo demaniale”.
Una prospettiva condivisa dal sindaco Reggi, cui saranno affidate le conclusioni del seminario: “Anci e i primi cittadini vigileranno sulle modalità operative di questo iter, tutelando i Comuni in tutti i passaggi formali per evitare che ciò che appare, sulla carta, come un’opportunità, possa rivelare risvolti negativi. Piacenza – rimarca Reggi – stando al primo e provvisorio elenco, potrebbe acquisire il complesso dell’ex panificio e della caserma Alfieri in via Benedettine, nonché l’ex rimessa locomotori in via Dei Pisoni. Un altro aspetto che mi preme particolarmente chiarire è quello che concerne, auspicabilmente, l’inserimento in questo stesso primo elenco dei canali diversivi e della Finarda, che il Comune è interessato ad acquisire per alleggerire il peso della tassa di bonifica sui cittadini. Nel secondo elenco che dovrebbe uscire entro giugno, invece, potranno comparire sia Palazzo Farnese che il Bastione di Porta Borghetto e altre importanti emergenze architettoniche della città”.
“Che si tratti di una questione nodale per i Comuni – conclude Reggi – lo dimostra anche l’impegno di Anci, che ha aperto il sito www.federalismodemaniale.anci.it mettendo a disposizione, dei sindaci, un questionario on line che consenta un’indagine conoscitiva sui beni demaniali, attivandosi per favorire il dialogo con il Demanio e l’incontro tra domanda e offerta dei beni disponibili. Il seminario è un’occasione preziosa per fare il punto, alla presenza di tutti i soggetti coinvolti”.