«Preferiamo perdere giocando pulito, che vincere giocando sporco». Così Michele Lodigiani, referente di “Patti chiari”, la lista risultata sconfitta dalle consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica piacentino, ha commentato l’esito della competizione «viziata – a suo dire – da gravissime violazioni delle regole». La contestazione riguarda il banchetto allestito all’entrata del palazzo dell’Agricoltura, proprio a pochi passi dalle urne elettorali, da Coldiretti, una delle sigle promotrici della lista “Acqua amica” risultata in seguito vincitrice col 76,65% delle preferenze. «Riscontriamo che qualcuno si ritiene autorizzato a giocare sporco, con il benestare di chi dovrebbe essere sopra le parti – ha denunciato Lodigiani – non abbiamo vinto e sicuramente il risultato non sarebbe stato diverso senza il banchetto. Ma ci interessa denunciare alla cittadinanza una scorrettezza vergognosa come quella di domenica che ben rappresenta lo stile di chi l’ha promossa». Ma al di là dello sdegno per la presunta violazione del regolamento, le associazioni che compongono “Patti chiari” (Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop, Confederazione italiana agricoltori e Cna) non escludono l’eventualità di presentare un ricorso vero e proprio. «Lo decideremo a bocce ferme, consultandoci democraticamente al nostro interno – ha spiegato il numero uno di Confagricoltura – certamente un ricorso invaliderebbe queste elezioni, l’irregolarità è palese. Tuttavia non ci interessa vincere sporco o fare polemica, il nostro obiettivo non era vincere, ma avere un drappello di rappresentanti all’interno del cda».