Server , il tavolo della prevenzione istituito nel 2008 dal Ser.T dell’Azienda Usl di Piacenza che raccoglie e coordina tutti i principali attori pubblici e privati della prevenzione dai comportamenti a rischio, propone per il 2011 un patto locale della prevenzione in cui siano coinvolti anche gli organi di informazione.
In allegato l’intervista ad Antonio Mosti, direttore Ser.T. Piacenza
Server è l’acronimo di servizio di verifica e riprogettazione: è il nome del tavolo della prevenzione istituito nel 2008 dal Ser.T (Servizio dipendenze) dell’Azienda Usl di Piacenza in collaborazione con il Comune di Piacenza, nell’ambito dei Piani della salute e del benessere sociale. Raccoglie e coordina tutti i principali attori pubblici e privati della prevenzione dai comportamenti a rischio, sotto la guida dell’Agenzia di ricerca sociale Codici.
La letteratura scientifica dice che non c’è prevenzione in presenza di messaggi contradditori e metodologie di intervento senza evidenza di efficacia. Server ha come obiettivo la creazione di un sistema locale efficace e armonico di prevenzione.
Il tavolo si riunisce periodicamente per valutare i progetti e le metodologie di intervento, per adottare le linee guida internazionali in tutti i settori della prevenzione, per consolidare una collaborazione più stretta fra tutti gli attori al fine di evitare duplicazione degli interventi e sprechi di risorse.
Sever è pertanto luogo di ricerca, analisi dei dati, creazione di progetti su bandi di gara nazionali e internazionali, definizione di metodologie comuni di intervento.
Nel corso del convegno sulla prevenzione dai comportamenti a rischio ideato e realizzato dal Server a Piacenza nel dicembre 2009, Gregor Burkhart (responsabile per la prevenzione dell’Osservatorio di Lisbona ovvero dell’organismo preposto a coordinare e guidare gli interventi di prevenzione degli stati dell’Unione Europea) ricordava l’importanza dell’effetto normativo nella prevenzione, ovvero della rappresentazione diffusa sui media intorno ai comportamenti di consumo. Per esempio, quanto più si dice che il consumo di sostanze è diffuso, anche in toni drammatici, tanto più si percepisce normale provarci. Il lavoro quotidiano su questi temi degli operatori presenti nel Server conferma la rilevanza di questo effetto e, in generale, il rischio dell’inefficacia di interventi di prevenzione in presenza di messaggi contradditori.
In questa logica, il Server propone per il 2011 un patto locale della prevenzione in cui siano coinvolti anche gli organi di informazione.
In questo modo si intende sottolineare l’importanza dei media come attori “non intenzionali” della prevenzione, il loro ruolo decisivo per costruire insieme un’adeguata rappresentazione dei fenomeni, il loro contributo prezioso per creare una coscienza diffusa sui fattori di protezione e quelli di rischio nel rapporto con le sostanze, la loro forza nell’informare sulle risposte possibili presenti nel territorio di Piacenza.