Un nuovo direttore per Legacoop di Piacenza. Lo ha nominato all’unanimità la direzione provinciale nel corso dell’ultima seduta, durante la quale è stato contestualmente licenziato il nuovo modello organizzativo.
Un modello pensato per offrire risposte efficaci e puntuali alle esigenze delle imprese associate e una piena rappresentanza a tutti i livelli: il nuovo assetto prevede l’introduzione della figura del direttore che affiancherà il presidente Maurizio Molinelli e il consiglio di presidenza nella gestione operativa di Legacoop.
La scelta è caduta su Anna Barbieri, attualmente responsabile dell’ufficio soci della cooperativa di abitanti Piacenza74 e presidente del distretto sociale di Piacenza di Coop Consumatori Nordest. Anna Barbieri può definirsi una cooperatrice “doc” visto che lavora da 32 anni nel mondo della cooperazione piacentina dove ha ricoperto e ricopre tuttora ruoli di primo piano.
Nell’accettare il nuovo incarico, Anna Barbieri ha manifestato la volontà di cominciare un giro di incontri con tutte le cooperative associate: “Questo nuovo assetto organizzativo – ha affermato – sarà in grado di far emergere a pieno tutte le potenzialità del tessuto cooperativo piacentino che troppo spesso restano relegate in secondo piano. Le nostre imprese operano in settori strategici e sono portatrici di esperienze di assoluta eccellenza: la loro valorizzazione non può che far bene a tutto il territorio locale”.
Soddisfatto della scelta “di qualità” compiuta il presidente provinciale di Legacoop Maurizio Molinelli, che ha rimarcato come “con Anna Barbieri è stata individuata una figura di grande esperienza e di indiscussa professionalità per l’intero mondo cooperativo”. “In questo senso – ha aggiunto – è stato ampio l’apprezzamento della direzione provinciale e delle cooperative associate.
Sin dai prossimi giorni ci metteremo al lavoro per dare a Legacoop una nuova dimensione operativa e quella capacità di avanzare proposte e idee votate ai principi del progresso e del miglioramento della vita di tutta la comunità locale piacentina, principi che sono iscritti nel dna della cooperazione”.