Piano cave, c’è preoccupazione tra gli operatori dopo che il Comune ha ordinato agli impianti fissi di lavorazione degli inerti di trasferire le attività entro il settembre 2008: nel nuovo Pae (Piano attività estrattive) sono infatti stati definiti "incompatibili con il paesaggio". Non solo: a carico delle società individuate dalla Provincia come "incompatibili" ci sarà anche l’interventi di rinaturalizzazione dei terreni occupati dagli impianti. Alla preoccupazione degli operatori, l’assessore comunale Carbone risponde che "la lavorazione degli inerti provenienti dal Po è ormai vietata dalle autorità di bacino, ed è noto da almeno dieci anni che in quella zona avrebbero dovuto essere fatte delle opere di bonifica"