Ascolta a fondo pagina Fabrizio Badagnani di Faisa Cisal.
In questi giorni, la società Atcm Modena entra a far parte del capitale azionario di Tempi S.p.a., mediante l’approvazione della cessione in suo favore dello 0,50 del capitale di Tempi S.P.A. , da parte del Comune e della Provincia di Piacenza.
Numerosi interventi autorevoli, primi tra tutti i vertici di Comune e Provincia di Piacenza, in merito a questa operazione, ci hanno dato conferma che si è giunti all’ aggregazione, al fine di favorire un rilancio del Tpl locale. Motivazione nobile, condivisa e da perseguire.
Considerato che il Comune e la Provincia di Piacenza, rimarranno i due azionisti di maggioranza della nuova società, auspichiamo che la collaborazione fin qui dimostrata al fine di migliorare il servizio per i cittadini di tutta la nostra provincia, e il rispetto dei diritti dei Lavoratori, possa proseguire anche in futuro.
A tal proposito, chiediamo che il confronto con le parti sociali si faccia più serrato, e che attraverso la commissione paritetica permanente sul T.p.l. (Enti proprietari e OO.SS.) si addivenga a concordare sulle scelte future e in particolare ci sembra giunto il momento di concretizzare oggi, l’impegno che gli enti hanno sempre apertamente manifestato, a garanzia dei diritti dei Lavoratori.
Senza entrare nel merito del dibattito che gli esponenti politici della nostra comunità, in questi giorni hanno esternato sulla gestione di Tempi S.P.A., vorremmo richiamare l’attenzione su una particolare tendenza non condivisa.
Infatti, mentre tutti sono convinti che i nostri partners futuri posseggano ricette miracolose, noi non ci troviamo affatto d’accordo e ci piacerebbe al contrario, che qualcuno in questa provincia fosse orgoglioso di quello che tutti i lavoratori e le lavoratrici del TPL di Piacenza hanno dato e danno ogni giorno, nonostante i pochi mezzi a disposizione e i contratti di secondo livello e le retribuzioni dei Lavoratori bloccate o in decrescita da vent’anni.
Tempi Spa ha il costo chilometrico più basso della Regione e ciò è esclusivamente attribuibile alla sensibilità delle OO.SS. e ai sacrifici dei lavoratori ed in particolare da quelli assunti negli ultimi dieci anni con il salario d’ ingresso.
Ci permettiamo di ricordare che è sicuramente gratificante leggere sui quotidiani che le risorse messe a disposizione dalla Regione siano destinate allo stimer, alle paline intelligenti, ai telecontrolli e alle agenzie, ancora oggi operanti con i loro consigli di amministrazione, ma lo sarebbe ancor di più, avere ad es. corsie preferenziali, adeguati pneumatici da neve sui bus, un parcheggio in via Arda che permetta di parcheggiare senza bagnarsi i piedi e i calzoni sino al ginocchio e guidare per una decina di ore in quelle condizioni, riscaldamenti e aria condizionata sui bus funzionali, se non altro per rispetto ai nostri utenti.
Crediamo che da qualche parte qualcuno si debba interrogare e riflettere.
Siamo certi che i sacrifici fatti dai lavoratori del TPL di Piacenza siano finalizzati, non al tornaconto di ognuno, ma al bene della collettività e nell’interesse dell’intero Paese. Lavoratori che credono nel proprio lavoro e che da anni si sentono vilipesi e disprezzati, per colpe a loro non attribuibili. E’ per questo che noi desideriamo ringraziarli tutti, con la speranza che questa consapevolezza possa raggiungere l’intera comunità.
Giunti pertanto in questa fase di rinnovamento e rilancio del TPL, chiediamo al Sindaco di Piacenza e al Presidente della Provincia, di stipulare tra le OO.SS. e gli Enti Proprietari, quegli accordi di garanzia per il mantenimento degli organici, dei redditi e delle normative aziendali vigenti.
Quello che deve essere inequivocabile è che non accetteremo mai, che sotto le vesti di un’ aggregazione, si nasconda la svendita o lottizzazione delle nostre aziende di TPL e/o la perdita dei diritti dei lavoratori.
P/Le Segreterie Territoriali
Filt – Fit _ Uiltr. Faisa – Ugl
Efori – Colosimo – Moggi – Badagnani – Maloberti