Si rafforza il rapporto tra cooperazione sociale ed Iren Emilia.
E’ stato infatti firmato oggi, giovedì 2 dicembre 2010, il Protocollo di Intesa tra Iren Emilia e i Consorzi di Cooperative Sociali “Oscar Romero” e “Quarantacinque” di Reggio Emilia, “Sol.Co. Piacenza” e “Consorzio di Solidarietà Sociale” di Parma.
L’accordo rinnova un rapporto che da parecchi anni ha visto prima le aziende pubbliche di servizi delle tre provincie e poi Enìa collaborare con i consorzi locali.
Nel 2009 l’ammontare degli ordini a cooperative sociali è stato di oltre 23 milioni di euro con un totale di 25 cooperative coinvolte soprattutto nei servizi di raccolta e di igiene ambientale: il rapporto tra Iren e cooperative sociali ha consentito, nello stesso anno, di assicurare occupazione a 376 persone svantaggiate, che rappresentano il 52% sul totale dei lavoratori impegnati, con un’incidenza largamente superiore a quella prevista (30%) dalle legge per le coop sociali.
“Numeri – sottolinea l’Amministratore delegato di Iren Emilia, Andrea Viero – che traducono la forte attenzione alla coesione sociale e territoriale che ha contraddistinto l’attività sociale di una azienda di servizi che si è sempre pensata come una “cittadina” della comunità in cui opera, portatrice quindi di una politica aziendale che tiene presente tutte le possibili ricadute nel tessuto locale delle scelte che compie quotidianamente”.
Questo protocollo – secondo Mirella Battistoni, Piero Giannattasio, Patrizia Bonardi e Pierangelo Solenghi, che hanno sottoscritto l’intesa a nome di “Oscar Romero” e “Quarantacinque” di Reggio Emilia, Consorzio di Solidarietà sociale di Parma” e “Sol.Co. Piacenza” – rappresenta un riconoscimento concreto del ruolo della cooperazione sociale nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e degli standard di qualità che la stessa cooperazione sociale ha raggiunto in questi anni nella gestione e nella esecuzione di servizi rivolti alla collettività.
“In tal senso – spiegano i dirigenti cooperativi – un ruolo importante è stato proprio quello giocato dai Consorzi che nei tre territori hanno garantito uno sviluppo delle capacità e delle opportunità imprenditoriali delle cooperative socie ed un loro efficace coordinamento, tanto da raccogliere la quasi totalità delle Cooperative sociali di tipo B”.
Queste, dunque, le radici di un accordo che tenta di disegnare un nuovo rapporto tra una delle principali multiutility italiane ed una delle realtà più mature della cooperazione sociale del nostro Paese.
Il Protocollo prevede l’impegno di Iren Emilia ad individuare quelle forniture di beni e servizi che possono garantire un migliore inserimento delle persone svantaggiate e, pertanto, a riconoscere nelle Cooperative un interlocutore privilegiato.
Iren Emilia richiederà ai Consorzi i nominativi delle cooperative sociali idonee, mentre gli obblighi e le modalità della fornitura di beni o di servizi da parte delle cooperative segnalate dai Consorzi saranno successivamente definiti da apposite convenzioni ai sensi dell’art.5 delle L.381/91.
Iren Emilia valuterà comunque, nel rispetto della normativa, l’inserimento, fra l’esecuzione dei bandi di gara e dei capitolati, dell’ obbligo di eseguire il contratto con l’impiego di persone svantaggiate e con l’adozione di specifici programmi di recupero e di inserimento lavorativo.
Da parte loro i Consorzi e le cooperative sociali si impegnano, per le attività che deriveranno dal Protocollo, a considerare prioritari i programmi di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate segnalate dai Servizi Sociali e dalle AUSL.
I Consorzi, anche con la collaborazione di Iren Emilia, stimoleranno e promuoveranno un continuo processo di formazione e di specializzazione degli addetti.
Particolare attenzione verrà data alla sicurezza dei lavoratori, comune obiettivo di Iren Emilia e Consorzi, attraverso una rigorosa applicazione della normativa vigente.
Iren Emilia e i Consorzi si incontreranno periodicamente per verificare complessivamente l’andamento dei servizi affidati, la realizzazione e gli esiti del Protocollo.
L’andamento dell’accordo e i risultati raggiunti saranno documentati e resi pubblici attraverso gli strumenti di rendicontazione sociale che le parti mettono in campo (Bilanci di Sostenibilità, iniziative pubbliche).