Una manovra da 97 milioni di euro con un assestamento di 4 milioni e la cessione dello 0,5% di Tempi spa.
E’ il bilancio di previsione 2010 della Provincia di Piacenza che ha approvato la manovra finanziaria del prossimo anno: 97 milioni di euro, si diceva, tra entrate e spese correnti e 4 milioni dedicati alla viabilità e alla manutenzione delle strade provinciali. Di questi 4 milioni, 100.000 euro saranno incanalati nel settore Lavoro e formazione in forma di incentivi alle aziende per l’assunzione di lavoratori marginalizzati. Un bilancio in cui “la Provincia sta facendo molto di più del dovuto”, per usare le parole dell’assessore provinciale al Bilancio, Paolo Passoni, il cui intervento è stato incentrato sulla cessione dello 0,5% delle quote azionarie di Tempi spa ad Atcm Modena.
Provincia e Comune di Piacenza, quindi, cederanno in totale l’1% delle quote della società di trasporto pubblico locale alla holding modenense per procedere, entro il 2010, con la fusione con Atcm. Secondo l’amministrazione, per arrivare pronti alla fusione sarà necessario anche ricapitalizzare gli immobili di Tempi agenzia per riuscire ad aumentare il valore del capitale sociale di Tempi spa “e vedere di che morte morire- chiosa Passoni- nel 2011”. La partnership con la holding guidata da Ferrovie Emilia- Romagna va quindi nell’ottica di aumentare l’efficienza dell’azienda piacentina e contenere i deficit gestionali che ogni anno vengono ripianati da Comune e Provincia di Piacenza.
“Via i dirigenti che hanno creato questa situazione” e stop alla gratuità degli autobus per over 65. E’ il durissimo intervento del presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi, che interviene all’interno del dibattito in consiglio provinciale durante l’approvazione della manovra finanziaria 2010 con la cessione dello 0,5% delle quote di Tempi spa, la società di trasporto pubblico locale partecipata da Comune e Provincia di Piacenza.
Il timoniere di viale Garibaldi si scaglia quindi contro chi ha creato i deficit di bilancio della società di trasporto chiedendo ai dirigenti, senza mezzi termini, di “alzare i tacchi” parlando di una “amministrazione di responsabilità” che non “arretrerà su questo punto”. Tra le priorità dell’amministrazione c’è anche il mettere mano al riassetto e alla riorganizzazione delle linee extraurbane degli autobus e l’eliminazione delle agevolazione per gli ultra 65enni che, ad oggi, salgono gratuitamente sui bus: “Non è pensabile che si faccia del consenso elettorale con il bilancio di Tempi- arringa Trespidi- e la gratuità agli over 65 è da cancellare”. Secondo l’inquilino della Provincia, “oggi mettiamo Tempi su un nuovo binario, un binario morto” per puntare ad accelerare il processo di fusione con partner privati per riuscire a portare la società in pareggio. “Nessuno ha in mente di fare profitto con il trasporto pubblico ma ci accontentiamo di portare la società in pareggio- conclude Trespidi- perché questo sarebbe un segnale di buon governo e di buona amministrazione a cui non ci vogliamo sottrarre”.