Un modello contrattuale innovativo e condiviso con la partecipazione collaborativa di tutte le parti sociali, dalle tre sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil) alle associazioni di categoria come Cna e Confartigianato. Ma soprattutto, la firma del nuovo contratto dei lavoratori artigiani “atipici” avvenuta ieri mattina presso la sede dell’ente bilaterale Eber, rappresenta un esemplare unico in tutta la Regione. «In tutta l’Emilia-Romagna solo a Piacenza è stato sottoscritto questo documento destinato a regolare le professionalità anomale dell’artigianato, finora escluse da ogni impostazione sindacale di categoria – ha spiegato Michele Bricchi, responsabile dell’area legislazione lavoro e rapporti sindacali per la Cna di Piacenza e titolare della cattedra di diritto del lavoro all’università Cattolica – in questo modo, oltre a garantire tutele e diritti a questi artigiani, anche per il datore di lavoro sarà più facile organizzare la propria attività in ottica collettiva». Il contratto si rivolge a un centiaio di professionisti operanti nel piacentino, con mansioni che vanno dal confezionamento di bomboniere, all’imballaggio merci, imprese di pompe funebri e lavorazione del budello.