Il Parco del Trebbia realtà dal 2011 nonostante il profilo low cost e i malpancismi della maggioranza.
Il consiglio provinciale ha infatti approvato l’atto costitutivo e lo statuto del consorzio del parco del Trebbia, parco che coinvolgerà 7 Comune della provincia toccati dall’affluente del Po. Un percorso che parte da lontano e che ha le sue radici nella precedente amministrazione guidata da Gianluigi Boiardi e che, in alcuni Comuni, è stata votata all’unanimità dalle assemblee consiliari.
La struttura costerà complessivamente 170mila euro, suddivisi tra Regione Emilia Romagna (50%) e enti locali. La Provincia di Piacenza si è assunta l’onere di sostenere parte delle spese di personale (56mila euro per tre persone), mentre il Comune di Piacenza sosterrà le spese per una persona (14mila euro). Nonostante la soddisfazione delle opposizioni di centrosinistra, il consigliere del Pdl, Tommaso Foti non ha mancato di sottolineare il suo dissenso verso un parco i cui costi di gestione lieviteranno nei prossimi anni e che porrà vincoli per le attività venatorie.
Un dissenso diffuso in maggioranza, condiviso anche dal presidente del consiglio provinciale Roberto Pasquali, il quale si è astenuto insieme con il dipietrista Samuele Raggi al momento del voto.
La Lega nord contro i “professionisti del gossip”. E’ il duro sfogo del capogruppo del Carroccio in consiglio provinciale, Thomas Pagani, che si scaglia contro i giornalisti e il gruppo del Partito democratico. “In questi mesi c’è stata un’attenzione morbosa nei nostri confronti, è l’ora di smetterla” accusa il leghista che se la prende con i cronisti locali. Durante l’assemblea degli iscritti della Lega di sabato scorso, a cui è intervenuta anche la ‘reggente’ del nazionale Rosy Mauro, i giornalisti non sono stati infatti ammessi al consesso e il diktat del gruppo dirigente era, senza giri di parole, “bocche cucite con la stampa”. Secondo Pagani, però, i cronisti “hanno origliato e seguivano gli iscritti anche in bagno per avere delle notizie” invitando la stampa, senza tanta delicatezza, di smettere di “spargere liquami e diffamazioni”.
Anche il neo consigliere provinciale in quota Lega, Giampaolo Maloberti, si domanda cosa ci sia all’origine di questi “attacchi al movimento” mentre è il suo collega dell’Udc, già esponente della Lega, Bruno Ferrari, a bacchettare il Carroccio. Secondo il centrista infatti, nella Lega “c’è poca democrazia” e hanno “più di un problema” a partire dalle espulsioni di militanti non allineati agli scandali che sono emersi in queste settimane e che hanno coinvolto personaggi di primo piano del movimento.
“Abbandonero’ l’aula ogni volta che non verra’ affrontato il problema del lavoro”. E’ la singolare protesta di Giampaolo Speroni, consigliere provinciale in quota ‘Io scelgo Boiardi’ che ad inizio seduta ha lasciato l’aula di via Garibaldi in aperta polemica con il consiglio e l’amministrazione provinciale. Il motivo? Semplice: finche’ non si mette al primo posto la drammatica emergenza della perdita di posti di lavoro, Speroni non partecipera’ ai lavori consiliari.
Una protesta che ha trovato il beneplacito anche del Partito democratico che ha invitato l’assemblea di corso Garibaldi di occuparsi meno dei problemi interni della Lega nord per parlare di più di lavoro. Secca la replica dell’assessore al Lavoro, Andrea Paparo, il quale ricorda come sia gia stato calendarizzato un consiglio provinciale ad hoc ribadendo la sua “totale e massima” disponibilita’ su questi temi a patto che non li si “strumentalizzi politicamente”.