L’Associazione Amici del Facsal sta ancora attendendo una risposta alla loro segnalazione riguardante la poca pulizia e il non rispetto delle norem igieniche durante il Mercato Europeo, tenutosi a Piacenza dal 10 al 12 settembre scorso.Di seguito la lettera di sollecito.
Lo scorso 20 settembre indirizzavamo al dott. Andrea Bianchi, direttore generale Ausl ed all’ARPA di Piacenza una nota nella quale chiedevamo, a proposito del Mercato Europeo e delle pessime condizioni igienico sanitarie riscontrate durante lo svolgimento (per questo allegavamo 12 fotografie):
1) come sia stato possibile organizzare, senza la predisposizione di bagni chimici, un mercato della durata di 5 giorni, su un viale senza servizi igienici e, in generale, se sia possibile organizzare, senza bagni chimici mercatini di ogni tipo;
2) se gli alimenti in vendita possono stare quasi 4 giorni esposti ad ogni tipo di inquinamento e se ci sono da parte Vs. controlli sul metodo di conservazione dei cibi durante le quattro notti;
3) se da parte Vs. ci sono controlli sugli sversamenti di ogni genere nelle aiuole e sull’asfalto.(all. 2 foto)
A tutt’oggi non abbiamo ancora avuto il piacere di ricevere risposta alcuna dal direttore dell’AUSL di Piacenza o da qualche suo incaricato (dall’ARPA almeno ci è stato risposto che non hanno, al riguardo, alcuna competenza), la qual cosa ci lascia alquanto stupiti come cittadini, ai quali fra l’altro queste strutture pubbliche dovrebbero rispondere in primis, anche perché il silenzio ci aumenta i dubbi e le perplessità che, alla luce dei comportamenti assolutamente al di fuori delle regole verificatesi durante lo svolgimento del Mercato Europeo, ci portano ad avvalorare le nostre tesi sulla iniquità dei comportamenti degli organi preposti.
A conferma dei nostri sospetti, ben si addice un articolo apparso sugli organi di informazione lo corso 28 settembre, dal quale apprendiamo che “..nel corso dell’estate nei comuni vigilati dalla polizia Valtrebbia-Valluretta sono state effettuate diverse ispezioni e controllati diversi esercizi pubblici, in particolare ambulanti, che vendevano alimenti e prodotti deperibili. I risultati hanno portato alla luce, in diversi casi, condizioni di detenzione degli alimenti non in linea alle normative. Inoltre, sono stati accertati casi in cui il pane fresco era conservato in modo del tutto sbagliato ed in luoghi non adatti. Allo stesso modo, sono stati trovati formaggi freschi messi in vendita senza l’apposito sistema di refrigerazione e conservazione. Infine, i veicoli di alcuni venditori ambulanti non possedevano i requisiti di sicurezza previsti per la vendita degli alimenti. Per quanto riguarda la corretta esposizione delle merci, dopo le segnalazioni di molti utenti, un banco da mercato è stato trovato senza alcun prezzo esposto. Per tutte le situazioni accertate, sono stati informati i sindaci dei rispettivi comuni e l’Ausl è stata allertata per i casi in cui sono state rilevate infrazioni alimentari…..”
Alla luce di tutto questo ci chiediamo e chiediamo agli organismi preposti ed ancora in particolare al direttore della Ausl di Piacenza: possibile che tutto quello pubblicamente sollevato non solo dalla nostra Associazione, ma anche da diversi cittadini, in merito alle condizioni igienico sanitarie estremamente precarie verificatesi durante lo svolgimento delle tre (notate bene tre) giornate consecutive di svolgimento del Mercato Europeo sul Pubblico Passeggio, non sia stato oggetto di attenzione (e di risposte) da parte di nessuno? Possibile che cibi ed alimenti esposti per tre giorni all’aperto (fra l’altro con temperature ancora elevate), e senza protezione particolare, possano essere tranquillamente vendute al pubblico senza nessun pericolo?