Il 26 novembre a Piacenza e in tutta la provincia le trasmissioni televisive passeranno al Digitale terrestre. Il Ministero dello Sviluppo economico ha affidato alla Fondazione Ugo Bordoni il coordinamento della campagna di comunicazione per il passaggio alla TV digitale. La Fondazione ha attivato una serie di servizi per facilitare le operazioni di passaggio al nuovo sistema. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in Provincia alla presenza dell’assessore Andrea Paparo, di Vito Di Marco del Ministero, di Andrea Neri della Fondazione Bordoni e di Stefano Cuppi di Lepida. Dal 27 novembre, giornata dello “switch off” i televisori che non saranno collegati all’apposito decoder non riceveranno più alcun segnale. La Fondazione Bordoni ha messo a disposizione un numero verde collegato ad un call center in grado di accompagnare gli utenti nelle operazione di installazione del decoder e di riprogrammazione del telecomando. Il numero verde è 800-022000, le informazioni sono anche disponibili sul sito www.decoder.regionedigitale.net e, presso gli uffici Erp e Urpel dei Comuni e della Provincia è disponibile una semplice guida al digitale terrestre. Per tutta la giornata di oggi, inoltre, sul Pubblico Passeggio, davanti al Liceo L. Respighi, è presente un camion e del personale che darà dimostrazioni pratiche relative alle operazioni di installazione e riprogrammazione e risponderà a dubbi e quesiti dei cittadini.
Per i cittadini con più di 65 anni e con reddito inferiore a dieci mila euro annui è a disposizione un buono di 50 euro per l’acquisto del decoder di “fascia alta”. E’ sufficiente recarsi da un rivenditore con il codice fiscale, poichè i cittadini che possono usufruire del contributo sono già stati censiti.
Qualora le indicazioni suggerite dagli operatori del call center non fossero sufficienti a ripristinare la visione delle trasmissioni, con ogni probabilità il problema potrebbe derivare dall’antenna e in questo caso gli operatori potranno fornire il nominativo di un antennista convenzionato che, grazie un protocollo etico sottoscritto da Ministero e Associazioni di categoria, potrà fornire assistenza rispettando alcuni parametri di costi.
Si sottolinea, per la sicurezza pubblica, che nessun operatore o tecnico è autorizzato a controllare o verificare la corretta installazione dei decoder o il funzionamento delle televisioni, quindi si invita a non fare entrare in casa alcuno che si presenti con tale missione.
Ascolta Vito Di Marco Ministero Sviluppo Economico