Il sistema dei Bed & breakfast in Italia rappresenta un fenomeno in forte sviluppo: anzi, dal 2000 ad oggi l’offerta dei B&B in Italia è cresciuta in media del 49% all’anno.
Questi alcuni dei contenuti emersi dal seminario che si è svolto presso l’Azienda Tadini di Gariga nei giorni scorsi e che ha fatto il punto sulla realtà di queste nuove forme di recettività e sulle loro possibilità di sviluppo anche in vista di Expo 2015. Durante i lavori – dopo l’introduzione del presidente della Tadini, Pier Angelo Romersi – si sono susseguiti diversi interventi.
Fabio Bernizzoni, presidente della La Strada dei vini e dei sapori dei colli piacentini, ha innanzitutto chiarito come queste forme di ricettività siano sempre da guardare con maggiore interesse in un territorio come il nostro che si appresta a diventare zona di confine, rispetto alla grande kermesse milanese del 2015. Inoltre secondo il presidente della Strada dei vini e dei Sapori non va sottovalutato il rapporto positivo che potrebbe sempre più svilupparsi tra turismo, prodotti tipici e ospitalità diffusa.
Ricco di statistiche e dati, invece, il contributo di Stefano Calandra, presidente di ANBBA, Associazione nazionale B&B e affittacamere; il relatore ha fotografato efficacemente la realtà italiana in questo ambito, fornendo anche diversi utili riferimenti per quanto riguarda gli aspetti fiscali e normativi. A questo ultimo proposito va sottolineato che in Italia la legislazione è a competenza regionale: quindi nel nostro paese con 20 regioni, dobbiamo vedercela con 20 normative!
“Nel 2009 – ha spiegato Calandra – sono stati registrate in Italia 350 milioni di presenze turistiche di cui circa il 3% in B&B: il che si è tradotto in 400 milioni di euro di fatturato (0,28% del giro d’affari del turismo nazionale)”.
E l’analisi delle realtà regionali permette di rilevare una buona dotazione di strutture in Emilia Romagna, che insieme a Lazio, Veneto Toscana Piemonte e Liguria costituisce lo “zoccolo duro” nel nostro Paese per quanto riguarda la dotazione di B&B.
Questi dati importanti non hanno però messo il settore del B&B al riparo dalla crisi: nel 2009 infatti il fatturato ha registrato una contrazione del 6% che in termini di presenza va tradotta in un calo della clientela straniera più tradizionale, soprattutto tedesca e inglese.
Tra i canali di comunicazione per il B&B rimane importante Internet; anche se proprio nell’ultimo anno si è assistito ad una notevole fidelizzazione dei clienti, che tendono sempre più a tornare nella stessa struttura.