257 i cantieri ispezionati, 102 non sicuri. 86 le gru controllate. Sanzioni per 850.000 euro. È questo il bilancio della settima campagna coordinata e intensiva di controllo delle condizioni di sicurezza sul lavoro nei cantieri edili effettuata nei giorni scorsi dai Servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro e i servizi impiantistici antinfortunistici delle Ausl di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza.
L’iniziativa – analoga ad altre già effettuate dal 2006 in poi – s’inserisce nella normale vigilanza nei cantieri edili, una delle attività prioritarie dei Servizi di prevenzione delle Aziende Usl che viene svolta nell’arco di tutto l’anno secondo programmi definiti. Programmi sviluppati nella cornice del Piano nazionale triennale per l’Edilizia che prevede il controllo di 50mila cantieri su base annua distribuiti sul territorio nazionale e di concerto col Piano dell’Emilia Romagna che prospetta per la nostra regione il controllo di circa 5 mila cantieri ogni anno.
La campagna di vigilanza intensiva è un ulteriore momento di attività coordinata, svolta contemporaneamente nelle quattro province, in modo omogeneo con strumenti e metodi comuni.
I controlli hanno riguardato in particolare i rischi di caduta dall’alto, i rischi di sprofondamento e di seppellimento negli scavi, la sicurezza degli impianti elettrici e delle macchine da cantiere, che notoriamente sono le principali cause di infortuni gravi e mortali.
La vigilanza è stata inoltre estesa alla verifica delle gru da parte dei Servizi impiantistici antinfortunistici.
In Area vasta
I cantieri ispezionati nell’Area vasta sono stati 257; vi operavano 437 imprese e 1199 addetti complessivi di cui ben 297 lavoratori autonomi (25 per cento degli addetti).
Il 25 per cento dei ponteggi presentava irregolarità di diversa natura e sono state riscontrate irregolarità nelle lavorazioni sui tetti nel 29 per cento dei casi.
Le carenze erano tali da comportare pericolo per i lavoratori nel 40 per cento dei cantieri. Sono stati rilasciati 156 verbali di contravvenzione, il 61 per cento nei confronti delle imprese esecutrici di opere e il 39 per cento nei confronti delle altre figure responsabili dell’organizzazione e del controllo della sicurezza nei cantieri, soprattutto imprese affidatarie, coordinatori per la sicurezza e in alcuni casi anche i committenti dei lavori. In un cantiere le violazioni riscontrate erano tali da indurre l’effettuazione di un sequestro preventivo.
Le violazioni accertate sono state 182 e le sanzioni comminate ammontano a 850mila euro.
I Servizi impiantistici antinfortunistici hanno sottoposto a verifica 82 gru. Nessuna delle gru presentava pericolo di ribaltamento e rischio per le aree esterne ai cantieri.
A Piacenza
Scendendo nel dettaglio piacentino, i cantieri ispezionati sono stati 40; vi operavano 68 imprese e 218 addetti complessivi di cui ben 44 lavoratori autonomi (20 per cento degli addetti). Lo spiega Giovanni Lombardi, direttore dell’unità operativa Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (dipartimento Sanità pubblica).
Il 16 per cento dei ponteggi presentava irregolarità di diversa natura e sono state riscontrate irregolarità nelle lavorazioni sui tetti nel 18 per cento dei casi.
Le carenze erano tali da comportare pericolo per i lavoratori nel 35 per cento dei cantieri. Sono stati rilasciati 23 verbali di contravvenzione, il 74 per cento nei confronti delle imprese esecutrici di opere e il 26 per cento nei confronti delle altre figure responsabili dell’organizzazione e del controllo della sicurezza nei cantieri, soprattutto imprese affidatarie, coordinatori per la sicurezza e in alcuni casi anche i committenti dei lavori. In un cantiere le violazioni riscontrate erano tali da indurre l’effettuazione di un sequestro preventivo.
Le violazioni accertate sono state 29 e le sanzioni comminate ammontano a 136.800 euro.
I Servizi impiantistici antinfortunistici hanno sottoposto a verifica 16 gru. Nessuna delle gru presentava pericolo di ribaltamento e rischio per le aree esterne ai cantieri.
Conclusioni
Questa campagna di vigilanza segnala un aumento della percentuale dei cantieri irregolari rispetto a quella precedente . Si conferma comunque quanto emerso nelle precedenti analoghe iniziative e quanto costantemente osservato nella intensa attività di controllo effettuata dai Servizi di prevenzione delle Aziende Usl: le irregolarità prevalenti riguardano l’inosservanza delle norme connesse con il rischio di caduta dall’alto. In particolare ben 110 irregolarità sulle 182 complessivamente riscontrate riguardano questo rischio.
Le carenze riscontrate sono coerenti con i dati statistici che individuano la caduta dall’alto come prima causa di infortunio grave e mortale.
Anche in Emilia si conferma quindi l’esigenza di quanto indicato dai piani nazionale e regionale per la prevenzione degli infortuni in edilizia che pongono come priorità il controllo dell’applicazione delle misure di sicurezza contro il rischio di caduta dall’alto.
Il numero medio di dipendenti delle 347 imprese controllate presenti nei cantieri in questa campagna è di soli 2 lavoratori a conferma dell’elevato processo di destrutturazione delle imprese, fattore che influenza negativamente le capacità organizzative e tecniche delle stesse ad attuare le misure di sicurezza. Si osserva inoltre il ricorso sistematico alla catena dei subappalti verso imprese sempre più piccole e la rilevanza del fenomeno delle imprese individuali senza dipendenti (25 per cento nei cantieri controllati). La progettazione, l’organizzazione e la gestione della sicurezza, che rivestono un ruolo fondamentale per la salute dei lavoratori nel comparto edile, restano marginali e attuate in modo puramente formale. Circa un terzo (61 su 182) delle contravvenzioni riscontrate riguardano sostanziali irregolarità organizzative.
I Servizi di Prevenzione delle Aziende Usl delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, in maniera coordinata e congiunta con gli altri Enti dell’organismo provinciale, proseguiranno l’intenso controllo delle condizioni di sicurezza nei cantieri edili come da programmazione e ripeteranno periodicamente analoghe campagne straordinarie di vigilanza.
Contestualmente intensificheranno le attività di assistenza e informazione alle imprese e ai lavoratori volte a promuovere la cultura della prevenzione negli addetti.