“Una buona cultura di base e una preparazione professionale adeguata, che non può essere acquisita solo sul posto di lavoro, sono indispensabili per tenere il passo con l’evoluzione in atto nella società. che richiede competenze e conoscenze sempre più specifiche e approfondite in ogni campo e settore”. Questo il messaggio indirizzato questo pomeriggio all’Isii Marconi dal presidente della Provincia Massimo Trespidi e dall’assessore al sistema scolastico Andrea Paparo ai 246 ragazzi che saranno inseriti nei percorsi formativi previsti per consentire loro di assolvere all’obbligo scolastico. Dai corsi, per chi frequenterà la duemila ore complessive previste, usciranno operatori professionali specializzati nei settori: autoriparazione, punti vendita, ristorazione, cure estetiche, termoidraulica, impianti elettrici, costruzione su macchine. Dal 2003 sono 1600 i giovani coinvolti nel percorso. Il trend è crescente, nel 2003 erano 118, negli ultimi anni, come spiegato dalla dirigente Manuela Moreni, il dato si è assestato sulle 250 presenze. Più o meno stabile il numero degli stranieri. Nel 2009 erano il 43 per cento, oggi il 46 per cento. In passato la percentuale di occupazione raggiungeva il 70 per cento. Oggi i numeri hanno subito una leggera flessione, ma le possibilità di trovare un lavoro al termine del percorso sono ottime.
“La strada che avete intrapreso – recita la lettera indirizzata ai ragazzi da Trespidi e Paparo – è decisiva per il vostro futuro e dall’impegno e dalla passione che metterete in questi due anni potranno dipendere la vostra soddisfazione personale e il vostro futuro lavorativo, ma non solo. A voi è affidata anche una parte considerevole di responsabilità della crescita economica della nostra terra, delle nostre aziende, del nostro sistema produttivo e voi, prima dei vostri coetanei sentirete l’onore e l’onere di questa responsabilità”.
Nel loro messaggio Trespidi e Paparo hanno ricordato ai ragazzi le opportunità offerte dai centri per l’impiego, “un servizio utile sia per andare a fondo delle proprie reali aspettative, sia per la ricerca di un lavoro” e hanno sottolineato che “l’ingresso nel mondo del lavoro non preclude la crescita culturale e umana di ciascuno ma, al contrario, deve rappresentare un ulteriore stimolo all’approfondimento e alla crescita individuale”.
L’augurio rivolto da presidente e assessore ai giovani è che vivano gli anni dell’obbligo formativo con “gioia ed entusiasmo, poiché ogni attività, ogni lavoro se eseguiti con passione diventano “un’opera” importantissima per se stessi, per le proprie famiglie, per l’intera comunità”.