Coldiretti ha sempre lavorato per la legalità e la trasparenza; prova ne sono le sentenze del Tar del Lazio dei mesi scorsi con i quali si impugnavano le comunicazioni Agea finalizzate al versamento ed alla rateizzazione del prelievo supplementare.
La principale Organizzazione agricola a livello europeo, a differenza di altri, si è costituita in giudizio nei principali ricorsi proposti per chiederne il rigetto, facendo presente l’infondatezza dei motivi prospettati e la distorsione concorrenziale che il contenzioso andava a produrre nei confronti degli allevatori in regola, anche per effetto della prolungata sospensione delle procedure di recupero dei debiti.
“Ulteriore conferma alla nostra tesi, dichiara il direttore di Coldiretti Piacenza Massimo Albano, arriva da una recente decisione del Consiglio di Stato che rigetta tutte le contestazioni avanzate dai produttori senza quota individuale ovvero con esubero produttivo “strutturale”. Lo stesso ente ha, inoltre, respinto la censura relativa al contrasto con la disciplina comunitaria delle norme nazionali che tutelano determinate categorie di allevatori nella procedura di compensazione. Su tale aspetto, prosegue Albano, la decisione afferma che è da escludere che la disciplina nazionale in questione, regolarmente sottoposta al preventivo parere della Comunità, possa essere in conflitto con i regolamenti comunitari”.
E’ fondamentale osservare che la normativa interna regolante la materia delle quote latte viene considerata dalla magistratura, pienamente conforme alla disciplina comunitaria e che le innumerevoli contestazioni via via avanzate dagli splafonatori “strutturali”, sono state ampiamente valutate, sia in sede legislativa che giurisprudenziale, senza trovare alcun riscontro.
“Il sistema delle regole, conclude Albano, risulta affidabile e dimostra una tenuta “validata” anche dall’Unione Europea. Viene, a questo proposito, riconosciuto l’impegno profuso dalla nostra Organizzazione nel corso dell’iter di predisposizione ed attuazione dei provvedimenti sia legislativi, che amministrativi nella materia a tutela della legalità e della garanzia del corretto gioco della concorrenza, tra gli operatori del settore”.