La vendemmia 2010 si sta concludendo con la raccolta delle uve rosse e possiamo dire che questa annata, sottolinea il responsabile della commissione vitivinicola di Coldiretti Piacenza Achille Berte’ è stata caratterizzata da luci ed ombre. Le luci riguardano le uve, che , grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli, hanno evidenziato una buona qualità; inoltre il tracollo dei prezzi che si temeva ad inizio campagna non c’è stato, in particolare per le uve bianche”.
“Le ombre, prosegue Berte’, riguardano prevalentemente le uve rosse, infatti nei giorni scorsi si è riunita la commissione camerale prezzi, ed è stata analizzata la situazione di mercato. La rilevazione ha evidenziato un calo medio del 20–25 % rispetto alle quotazioni del 2009, questo calo viene in parte compensato da un leggero aumento di produzione (10-15%) con punte anche superiori per la bonarda”.
Questo calo delle quotazioni è una conseguenza diretta, del calo dei consumi, che, logicamente, fa aumentare le giacenze di prodotto; pertanto il vino invenduto insieme ad un leggero incremento di produzione ha causato, inevitabilmente, una riduzione dei prezzi delle uve rosse.
“L’andamento di mercato conferma le sollecitazioni che la nostra Organizzazione ha più volte espresso, ribadisce Berte’: i produttori devono prendere atto della situazione di mercato non puntando ad un aumento della produzione, ma altresì a seguire le richieste di mercato, ricercando quella qualità eccellente che contraddistingue il nostro territorio”.
“E’, inoltre, necessario che, gli organi di controllo (in primis il Consorzio vini) mettano in atto un sistema di controllo più serio ed efficace in modo particolare per i nostri vini principi Gutturnio ed Ortrugo, soprattutto nella fase di commercializzazione del prodotto, onde evitare che prodotti “similari” siano spacciati come vini doc autoctoni, creando quelle eccedenza non giustificabili, rispetto al potenziale vitivinicolo”.