Il sindaco Reggi: “Andiamo allo stadio per sostenere il Piacenza”

Ci sarà anche il sindaco Roberto Reggi, tra i tifosi che assisteranno alla prima partita casalinga del Piacenza Calcio, contro il Frosinone, per il campionato di serie B 2010-2011. Nell’occasione, il primo cittadino ha scritto una lettera aperta – di cui segue il testo – agli appassionati del pallone, sottolineando l’importanza di far sentire, alla squadra e alla società, la vicinanza dei propri sostenitori.

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“Forza vecchio cuore biancorosso” è qualcosa di più di uno slogan. Ci riporta indietro nel tempo, a rivivere le immagini di uno stadio gremito, che vibrava di emozioni anche nelle categorie inferiori. E disegna il flashback di un Armando Madonna che ci faceva sognare ogni domenica sul campo: i suoi goal hanno accompagnato il cammino del Piacenza dalla C2 alla serie B e oggi, rivedendolo seduto in panchina, la moviola dei ricordi va a ritroso, intrecciandosi alla stima per la figura di Leonardo Garilli e alla riconoscenza per la passione con cui la sua famiglia, in tutti questi anni, ha guidato la squadra della nostra città.
Oggi, sugli spalti di via Gorra, abbiamo la possibilità di dimostrare che quel cuore batte ancora. Io ci sarò, e voglio invitare tutti i piacentini che amano il pallone e la maglia biancorossa a venire allo stadio, per far sentire ai nostri ragazzi che l’affetto che li circonda è forte e concreto. In una fase difficile, la Società sta facendo sacrifici per portare avanti un progetto sportivo che valorizzi i giovani e sappia conciliare l’ambizione dei risultati con le esigenze di bilancio, senza dimenticare il legame importante con l’Unicef e il senso della solidarietà. Credo sia il momento di stare vicini al Piacenza Calcio e di tornare ad animare la curva, le gradinate e la tribuna del “Garilli” di un tifo entusiasta e sincero.
Certo, in questi giorni si infiammano le polemiche sulle nuove tessere del tifoso, ma non ritengo – e riprendo un punto nodale che insieme a tanti altri sindaci ho già evidenziato – che sia questa la vera causa del progressivo svuotamento degli stadi. E’ evidente che garantire la sicurezza, isolando e impedendo l’accesso a chi fomenta la violenza, è un dovere prioritario nei confronti della collettività, ma è altrettanto importante riavvicinare le famiglie e i ragazzi alla bellezza e all’energia del pallone seguito dal vivo, che nessuno schermo, per quanto ad alta definizione, potrà mai rendere appieno.
Fino a quando l’organizzazione dei calendari resterà subordinata a una dittatura televisiva frutto di accordi scellerati, è inevitabile che sia il calcio “da salotto” a prevalere. Soprattutto se, per quanto riguarda la serie B, le partite non verranno ricollocate nella naturale dimensione della domenica pomeriggio, quando i lavoratori hanno maggiori possibilità di essere a casa, i più giovani non sono impegnati negli sport dilettantistici, gli studenti non sono costretti a correre direttamente da scuola allo stadio (basti pensare che quest’anno gran parte degli incontri del torneo cadetto comincerà già alle 15).
Credo che questa battaglia vada condivisa e condotta con più decisione da tutti i soggetti interessati, in primis il Governo, che dovrebbe adoperarsi non solo per bandire alcune categorie di persone dagli stadi, ma anche per riportarvi coloro che se ne sono allontanati, spesso per l’impossibilità oggettiva di conciliare, con le attività degli altri giorni della settimana, quello che era un tradizionale appuntamento domenicale.
E’ importante che possa ricomporsi il legame, genuino e autentico, tra le città italiane e la loro squadra di calcio. A partire da Piacenza, dove mi auguro che in tanti – sebbene siano numerose le iniziative in programma per questo sabato, alcune delle quali con nobili finalità benefiche – riescano ad essere presenti al fischio d’inizio della gara contro il Frosinone, pronti a riscaldare il “Garilli” e ad applaudire il Mindo e i suoi.
E allora forza, vecchio cuore biancorosso.

Roberto Reggi
Sindaco di Piacenza