Arrivano le prime buone notizie, frutto dell’impegno e delle incessanti richieste di Coldiretti volte alla semplificazione degli adempimenti annessi al controllo dei sottoprodotti della vinificazione ed alla valorizzazione di vinacce e fecce tramite utilizzi alternativi alla distillazione.
Nei giorni scorsi, infatti il Ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan ha firmato il decreto che modifica l’art. 5 e l’art.15 del DM n. 5396 del 27 novembre 2008.
In sostanza, commenta il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, il provvedimento allarga la sfera dei sottoprodotti di applicazione del “ritiro sotto controllo” quale modalità alternativa alla distillazione di fecce e vinacce tese ad esonerare i produttori che vogliono destinare i sottoprodotti di vinificazione ad uso agronomico ed energetico in primis, ma anche farmaceutico e cosmetico. Importante è evidenziare che prima della modifica del suddetto decreto l’esonero dall’obbligo di consegna era limitato ai soli produttori con produzione di vino compreso tra i 25 e i 100 hl.
Entrando nello specifico, la modifica del decreto, prevede che gli usi alternativi alla consegna in distilleria dei sottoprodotti sono i seguenti:
Uso agronomico diretto, mediante la distribuzione dei sottoprodotti nei terreni agricoli, nel limite di 3.000 kg per ettaro di superficie agricola risultante nel fascicolo aziendale, a condizione di un espresso impegno ad utilizzare i sottoprodotti stessi per uso agronomico.
Uso agronomico indiretto, mediante l’utilizzo dei sottoprodotti per la preparazione di fertilizzanti.
Uso energetico, mediante l’utilizzo dei sottoprodotti quale biomassa per la produzione di biogas o per alimentare impianti per la produzione di energia, utilizzati anche congiuntamente ad altre fonti energetiche destinabili alla produzione di biogas o biomasse combustibili.
Uso farmaceutico, mediante l’utilizzo dei sottoprodotti per la preparazione di farmaci.
Uso cosmetico, mediante l’utilizzo dei sottoprodotti per la preparazione di cosmetici.
I produttori che destinano i sottoprodotti ad usi alternativi, effettuano la comunicazione compilando specifico modello da trasmettere all’Ufficio periferico dell’ICQRF territorialmente competente, almeno entro il quarto giorno antecedente l’inizio delle operazioni di ritiro.
Rimane comunque la possibilità, a discrezione del produttore e in base all’interesse delle distillerie ad acquistare la materia prima, di indirizzare i prodotti derivanti dalla vinificazione, alla produzione delle apprezzate grappe e degli altri alcole da bocca.
Coldiretti Piacenza, già da diversi mesi aveva appositamente interessato la Regione Emilia Romagna per la modifica del decreto, coinvolgendo direttamente i consiglieri e gli assessori regionali piacentini, come avevano riportato anche gli organi di stampa locali.
Siamo molto soddisfatti, conclude Bisi di questo importante traguardo, volto alla semplificazione e alla riduzione dei costi a favore delle nostre aziende vitivinicole.