«Se non trasferite al più presto vostra figlia in un’altra scuola, noi la uccideremo». E’ questo il pesante tono delle minacce che una tranquilla famiglia piacentina si è vista recapitare con lettere anonime o arrivare tramite telefonate da sconosciuti. Minacce serie di morte che riguardavano la loro bambina di 9 anni che frequenta regolarmente una scuola elementare della città. Alla fine gli agenti della squadra mobile di Piacenza hanno scoperto che queste minacce – pensate – venivano da una delle maestre della piccola. E’ così che è stata denunciata e già anche processata un’insegnante elementare piacentina di 49 anni, sposata e anche lei con un bambino piccolo, che aveva architettato tutto con estrema scaltrezza, tanto da mettere in difficoltà anche gli investigatori della polizia. Ma ancor più sconcertante è la motivazione che l’aveva spinta a prendersela con la famiglia: la donna voleva infatti che i genitori della bambina, atterriti dalle sue tremende minacce, trasferissero di nuovo la piccola nella classe dalla quale se ne era andata dopo il trasferimento della famiglia in un altro quartiere: «La mia è una scuola piccola e di periferia – ha confessato la donna – e se i bambini se ne vanno rischiamo di rimanere senza lavoro». La donna, che è stata ovviamente sospesa dal servizio, ha già patteggiato una pena di due mesi di reclusione.
Nella foto Stefano Vernelli, capo della squadra mobile di Piacenza.