«Solidarietà, dignità del vivere, importanza della cultura e delle tradizioni: San Colombano è il precursore dei valori laici che fondano l’Europa. Con il movimento monacale da lui fondato e avviato ha portato nel nostro continente scuole, strutture di accoglienza, ha diffuso il grande patrimonio della cultura cristiana. Colombano è stato tra i fondatori della concezione moderna della persona e dell’uomo, ci ha insegnato che non c’è dignità senza libertà, come scritto all’ingresso della cripta della cattedrale di Bobbio: si tollis libertatem tollis dignitatem. Per questi motivi pensiamo abbia piena dignità di affiancare santi come San Benedetto nella rappresentanza dell’Europa».
La maratona per San Colombano co-patrono d’Europa riparte dall’Irlanda, da Bangor e Armagh per la precisione, principali destinazioni del viaggio istituzionale del deputato leghista Massimo Polledri, ambasciatore, per la parte politica, del piacentino, con il sindaco di Bobbio Marco Rossi, nei giorni scorsi presenti al tradizionale raduno delle comunità colombaniane internazionali riunite nei territori da cui, 1400 anni fa, partì la grande opera del beato.
Ricchissimo parterre di autorità civili e religiose, a partire dalla presidente d’Irlanda Mary McAleese con cui Polledri e Rossi hanno studiato nuove iniziative per rilanciare la causa del santo simbolo dell’Europa, e dal rappresentante della corona britannica David Lindsay, Lord Lieutenant della contea del Down.
«Non si tratta di una causa religiosa – commenta Polledri – ma di interesse per l’intera società civile europea. Colombano è infatti stato il precursore dei grandi principi fondanti la comunità dei 27 stati membri». Una petizione già da qualche anno conta nomi eccellenti, tra cui quelli della stessa McAleese e dell’ex guida del parlamento europeo Pat Cox. «L’auspicio – dice l’onorevole leghista – è che ora si riparta dal territorio, che la richiesta arrivi direttamente dai consigli comunali, attraverso mozioni votate dalle assisi dei comuni carichi della storia di San Colombano e da iniziative dei presidenti delle province coinvolte. Il premier Berlusconi e il leader del Pd, Bersani, potrebbero condividere questa battaglia laica, fatta per unire». Il primo cittadino bobbiese, Rossi, guarda anche a Bruxelles. «Il presidente d’Irlanda – spiega – si è impegnato a coinvolgere i “suoi” parlamentari europei. È nostra intenzione chiedere l’intervento anche dei colleghi francesi, tramite gli amici di Luxey, tra gli ospiti dell’appuntamento d’Irlanda. Siamo sicuri che una causa a Bruxelles sostenuta a più voci possa fare molto». Il legame tra i territori è già segnato da tempo. Rossi ricorda che «il presidente McAleese nel corso della sua visita a Bobbio di due anni fa ci ha confessato di essere rimasta molto sorpresa della conoscenza che i nostri giovani hanno di San Colombano. Alle dirette domande del presidente i ragazzi hanno mostrato di sapere chi era il santo, da dove veniva. E tutti sapevano che il beato fu il fondatore di Bobbio. Una sorpresa per McAleese che ha rivelato di non poter dire altrettanto di altre città, ben più lontane dal ricordo attento e dalla conoscenza della propria storia e delle proprie tradizioni».
Nella delegazione locale in terra gaelica anche il segretario del Carroccio locale Giovanni Mozzi, il vicesindaco Michele Frassinelli, la consigliera di minoranza Patrizia Marchi e l’impiegata dell’ufficio turistico Sabina Bertozzi. In Irlanda l’ambasceria politica ha incontrato anche il prelato piacentino monsignor Gianni Ambrosio, («la cui importante presenza – commenta Rossi – la dice lunga sul legame storico tra la diocesi di Piacenza-Bobbio e l’Irlanda e della grande sensibilità con cui il vescovo sta seguendo la vicenda di Colombano») ed ha trovato un nutrito gruppo di personaggi di spicco, tra cui il professor Paolo Gulisano, medico e studioso della cultura celtica e anglosassone. Presente anche il capogruppo del Carroccio in comune a Monza, Marco Tognini, che con Polledri e Rossi ha posato davanti alla cattedrale di San Patrick di Armagh, la più importante chiesa locale dedicata al missionario cristiano di origini scozzesi.