Circa 350 piacentini hanno detto “No” insieme alla Cgil territoriale ad una manovra “sbagliata, iniqua e che scarica sulle spalle dei soliti il peso della correzione del bilancio”. Un bilancio positivo quello dello sciopero generale di oggi per la confederazione, che ha organizzato otto pullman partiti di buona mattina da Piacenza, Fiorenzuola e Castelsangiovanni e che si sono andati ad unire ai 100mila manifestanti che hanno colorato di rosso le strade di Bologna.
“E’ stato un corteo allegro e vivace capace di portare proposte alternative e serie ai tagli indiscriminati del Governo – ha spiegato Paolo Lanna, segretario generale della Cgil di Piacenza che ha partecipato al troncone di manifestazione che ha percorso via Lame, via Marconi e via Ugo Bassi prima di sfociare in piazza Maggiore dove Susanna Camusso, vice segretaria generale, ha tenuto un comizio conclusivo interrotto dagli applausi decine di volte.
“Coloro che in questo Paese hanno un reddito superiore a centocinquantamila euro possono pagare per due anni un’addizionale che permetta di non chiedere ai lavoratori a mille euro al mese di rinunciare ai loro contratti”: questa è una delle proposte lanciate dal vice segretario Camusso, durante il suo intervento. “Tra le idee suggerite all’esecutivo – ricorda lo stesso Lanna – abbiamo rimarcato l’opportunita’ di alzare le tasse sulle rendite finanziarie citando, a proposito, l’esempio della Gran Bretagna”. Ampia condivisione, poi, sulle critiche alla manovra da parte degli amministratori locali e dei governatori delle Regioni: “Siamo l’unico Paese – ha commentato Lanna – che pensa che si possa fare una manovra scaricando tutti i costi sulle Regioni, sulle Province e sui Comuni”.
Per il momento l’ufficio stampa territoriale non ha a disposizione i dati attorno all’adesione allo sciopero nei comparti pubblici e nelle aziende private. Invito i colleghi a rivolgersi direttamente ai segretari generali di cui sarò felice di fornire il numero di telefono cellulare a chi fosse interessato.