Gravaghi: Piacenza è la Cenerentola delle energie rinnovabili

Forum energetico internazionale all’insegna della piacentinità. Al Castello Svevo di Barletta, in Puglia, il 16 e 17 giugno, si svolgerà un evento (organizzato da 6 anni dalla società Cenacolo Srl) diventato negli anni un punto di riferimento per il mondo energetico e la cui regia è totalmente piacentina. Giulio Gravaghi e Giuseppe Bolla, entrambi piacentini sono rispettivamente: presidente del comitato organizzatore e membro del comitato scientifico del Forum. In questa due giorni si alterneranno esperti di caratura mondiale per parlare dei temi scottanti dell’energia. Quest’anno l’argomento centrale riguarderà le infrastrutture energetiche (metanodotti, rigassificatori, elettrodotti, impianti fotovoltaici e nucleare). Inoltre verrà presentato uno studio, in anteprima mondiale, che mira: da una parte a censire gli impianti in costruzione, dall’altro a monitorare la situazione nel bacino del Mediterraneo e le sue prospettive per il futuro. In vista di questo importante appuntamento, abbiamo raggiunto telefonicamente Giulio Gravaghi, per sottoporgli un’analisi energetica del nostro territorio. Il giudizio emerso è stato impietoso:<< dal punto di vista delle energie rinnovabili la provincia di Piacenza è una di quelle rimaste più indietro sulle fonti rinnovabili. Abbiamo fermato il progresso, la vecchia amministrazione non ha mai autorizzato un impianto. Da un punto di vista delle rinnovabili Piacenza è la Cenerentola, anche senza andare lontano rispetto a Cremona>>. Unico aspetto da salvare in questo senso la centrale idroelettrica di Isola Serafini:<>.

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Parlando della questione nucleare, tema scottante vista la presenza di “Arturo”, la centrale di Caorso che potrebbe tornare in funzione, Gravaghi ha dichiarato che:<>. Infine Gravaghi se la prende anche con il cosiddetto “Comitato del no”. <Giuseppe Miserotti (Presidente dell’Ordine dei medici di Piacenza) su Libertà. Non si possono dire certe cose, perché non sono suffragate da dati scientifici veri, sono sentito dire, di associazioni fatte da tre persone. Su quello si costruiscono però delle tesi e delle teorie, è quello che mi dispiace di più>>.