"Raccolgo la tua proposta e la colloco all’interno di un percorso che l’Amministrazione Provinciale ha già avviato" – sia apre così la lettera che il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha inviato oggi al sindaco di Piacenza Roberto Reggi, che due giorni aveva invitato il Presidente a istituire un Tavolo di lavoro per fare fronte alla crisi economica e lavorativa che il nostro territorio, come altri, si trova ad affrontare."Da tempo – ha precisato il presidente Trespidi nella sua lettera al Primo cittadino – monitoriamo la situazione e forniamo alle associazioni di categoria e alla società piacentina utili elementi di valutazione sugli andamenti del sistema economico e lavorativo della nostra Provincia"."Nel dicembre scorso – prosegue – abbiamo avviato un percorso di confronto con i Comuni e le Associazioni di categoria per chiedere un’azione coordinata e integrata delle iniziative di sostegno ai lavoratori maggiormente colpiti dalla crisi. Dal febbraio scorso la Provincia sta raccogliendo e valutando le risposte delle Istituzioni, tra le quali ancora manca quella del Comune di Piacenza"."I nostri sforzi sono ad oggi concentrati nella messa in campo di strumenti volti ad accompagnare e sostenere anche i più piccoli segnali di ripresa, consapevoli che l’integrazione al reddito non basta a risolvere i gravi problemi sul tappeto"."Dal mese di luglio – ha aggiunto Massimo Trespidi – stiamo promuovendo importanti occasioni di confronto tra Regione, Direzione Provinciale del Lavoro, INPS , Associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e consulenti, con ciò concorrendo concretamente nella individuazione e soluzione di molteplici problematiche"."La Provincia interviene normalmente nelle crisi aziendali anche per la sua competenza in materia di accordi sindacali per l’accesso alla CIGS non in deroga. Tra il 2009 e il 2010 sono stati stipulati 53 accordi". "Abbiamo, inoltre, promosso la sottoscrizione di un Protocollo firmato, nel mese di dicembre, dalle forze sociali con quattro banche, due locali e due del credito cooperativo, che prevede la possibilità per i lavoratori di chiedere alle banche un anticipo del trattamento di CIG."Si tratta – ha inteso sottolineare il Presidente – di un aiuto al lavoratore sospeso e, indirettamente, anche di una riduzione degli impegni finanziari delle aziende che altrimenti sarebbero costrette a onerose forme di anticipazione del trattamento. Ad oggi sono circa 100 i lavoratori che hanno fruito dell’opportunità. Al fine di favorire la ripresa la Provincia, in collaborazione e coordinamento con la Camera di Commercio, ha istituito nel mese di novembre un apposito Fondo di 175.000 € (di cui 75.000€ resi disponibili dalla CCIA) per contributi ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato lavoratrici (di almeno 35 anni) e lavoratori (di almeno 45 anni) in lista di mobilità, in CIGS, in stato disoccupazione da almeno 12 mesi. Una risposta concreta è venuta anche dalla formazione professionale. Un impegno economico di quasi 1.200.000 € rivolto a circa 1000 persone per attenuare l’impatto sui soggetti a rischio nel mercato del lavoro, per promuovere l’adattabilità delle persone e delle imprese, sostenere lavoratori in situazione di svantaggio"."Sono stati finanziati – ha aggiunto – interventi per accrescere le competenze professionali, per dotare delle capacità richieste dal tessuto produttivo i lavoratori che più rischiano di restare emarginati dal mercato, quali cassintegrati e in mobilità, con bassa qualifica, ultra quarantacinquenni, atipici e precari. Sono state avviate anche azioni per la riqualificazione e l’aggiornamento professionale di manager e imprenditori, per prevenire e fronteggiare situazioni di crisi, accompagnare riorganizzazioni aziendali, favorire l’insediamento di nuove attività imprenditoriali, sostenere l’ internazionalizzazione delle imprese, il ricambio generazionale e il rafforzamento delle imprese di recente costituzione". "In specifiche situazioni di crisi – ha scritto Massimo Trespidi – la Provincia ha finanziato progetti di ricollocazione di lavoratori licenziati o sospesi in CIGS che ad oggi hanno portato alla ricollocazione di oltre 70 lavoratori, accompagnati al reinserimento con misure di riqualificazione per il sostegno all’autoimprenditoria femminile e giovanile la Provincia ha stanziato 30.000 € per la promozione dell’autoimpiego coinvolgendo in un Protocollo 38 Enti locali". "Nei primi quattro mesi di quest’anno sono stati oltre 350 gli accessi al servizio di consulenza/supporto, con 195 progetti valutati e 30 progetti finanziabili, per un investimento complessivo previsto di circa 1.000.000 di euro. Inoltre abbiamo avviato, per i lavoratori iscritti alle liste di mobilità, in cassa integrazione e in contratto di solidarietà una tessera denominata ‘JOB CARD’ con la quale si possono ottenere agevolazioni negli esercizi commerciali. Ad oggi sono oltre 1700 le card rilasciate e 400 gli esercizi che hanno aderito all’iniziativa". "Queste le linee e gli interventi attuati ad oggi dalla Provincia di Piacenza – ha concluso il Presidente Trespidi -. Poiché anch’io penso che più ampie e ulteriori forme di collaborazione con altre Istituzioni possano arricchire e consolidare l’impegno fino ad oggi assunto, mi dichiaro senz’altro aperto a valutare ogni nuova proposta che tu vorrai sottoporre".