A scuola di chirurgia a Piacenza. L’unità operativa semplice di Chirurgia senologica del Guglielmo da Saliceto ospita in questi giorni quattro chirurghi che frequentano la scuola speciale di Chirurgia senologica Acoi. Per il nostro ospedale è sicuramente un riscontro importante, che arriva direttamente dell’Associazione chirurgia ospedaliera italiana; l’istituto ha infatti individuato Piacenza come sede – insieme ad altri sei centri – di tirocinio teorico pratico. I quattro ospiti – Orlando Gualandi (Venezia), Daniela Mattarel (Villasanta), Marzia Riccardo (Treviso) e Roberto Rossi (Cesena) – provengono da diversi ospedali italiani e hanno come tutor dell’esperienza formativa il dottor Francesco Montagni. Due le sessioni previste. Altri chirurghi arriveranno a Piacenza a metà maggio. "Si tratta – spiega Giorgio Macellari, direttore dell’unità operativa semplice di Chirurgia senologica dell’Ausl di Piacenza – di un corso annuale aperto a 16 iscritti, con sedi formative presso i migliori centri italiani di Milano, Ancona, Trento, Conegliano Veneto, Napoli, Forlì e adesso anche Piacenza. La scuola speciale Acoi di Chirurgica senologica si pone l’obiettivo di formare specialisti dedicati che possano operare nell’ambito della patologia mammaria, dalla diagnosi interventistica alla terapia chirurgica sino alla fase ricostruttiva, nel contesto di una rigorosa interdisciplinarietà, elemento ormai fondamentale per un corretto approccio diagnostico e terapeutico.A tale riguardo – prosegue Macellari presentando l’iniziativa – particolare risalto viene dato, oltre che al programma formativo più squisitamente chirurgico, anche allo screening e ai percorsi diagnostici, al supporto psicologico e riabilitativo, ai rapporti con gli oncologi, i patologi ed i radioterapisti, alla collegialità delle decisioni cliniche, in sintesi ai moderni aspetti organizzativi delle Breast Unit". L’apprendimento nel reparto di Chirurgia generale, vascolare e senologica (diretto da Patrizio Capelli) riguarda le tecniche chirurgiche e l’esperienza innovativa del percorso diagnostico terapeutico, multidisciplinare e integrato con le branche specialistiche che intervengono nell’iter di cura della patologia mammaria sia benigna sia neoplastica". "Il percorso didattico – conclude Macellari – si svolge anche nella nostra sede attraverso lezioni, discussione casi clinici, frequenza in ambulatori e sala operatoria e scambio di idee, all’insegna della multidisciplinarietà".