Si è tenuto oggi, nella sala del Consiglio provinciale, un seminario organizzato dall’Assessorato al Lavoro della Provincia su "Gli Enti Locali e il lavoro accessorio, con particolare riguardo alla riutilizzazione dei lavoratori sospesi o in mobilità" anche se in realtà le opportunità di utilizzo del lavoro accessorio sono fruibili anche da pensionati e giovani "under 25". Il seminario rivolto ai rappresentati degli Enti locali del nostro territorio, è stato aperto dal saluto del presidente Massimo Trespidi. "Il seminario di oggi – ha detto il Presidente – è una ulteriore testimonianza del ruolo fondamentale di coordinamento che la Provincia sta svolgendo, cercando di mettere insieme tutte le sinergie disponibili per affrontare il tema del lavoro, in un momento di stringente attualità, adoperandosi affinchè tutte le opportunità offerte ai lavoratori in difficoltà vengano adeguatamente utilizzate. Non abbiamo ricette miracoloso, ma possiamo fornire agli Enti locali gli strumenti affinchè possano attivare sul proprio campo di intervento tutte le azioni a sostegno dei lavoratori e delle famiglie colpite dalla crisi"."Nessuna azione, singolarmente, può purtroppo essere risolutiva – ha poi detto l’assessore al lavoro Andrea Paparo – tutti lo vorremmo, ma certamente l’insieme delle iniziative organizzate sul territorio contribuisce alla messa in campo dei tasselli necessari per affrontare la difficile congiuntura. Nelle settimane scorse – ha aggiunto – ho avuto modo di illustrare agli Amministratori di diversi Comuni l’insieme delle iniziative avviate dall’assessorato al lavoro della Provincia:un fondo per l’erogazione di incentivi alle imprese per favorire il reingresso nel mercato del lavoro di lavoratori espulsi o a rischio di espulsione finanziamento azioni di Formazione Professionale specificatamente rivolte ad imprese/ lavoratori interessati dalla crisi supporto all’autoimpiego attraverso Sportello autoimprenditoria; un protocollo d’intesa con istituti di credito per l’anticipo del trattamento di cassa integrazione; l’iniziativa Job Card, che consistente in una azione di raccordo pubblico/privato la concessione di agevolazioni ai lavoratori interessati da crisi aziendali."Il lavoro accessorio, nella prima versione del 2003 – ha spiegato l’assessore – si riferiva ad una serie di attività marginali ed aveva come destinatari solo alcune categorie di lavoratori. La Finanziaria 2010 ha definito l’ambito d’azione degli Enti locali nell’utilizzo del lavoro accessorio dei voucher"L’utilizzo dei "buoni lavoro" si pone come strumento di novità per gli enti locali, indipendentemente dalla tipologia dei destinatari (giovani…. pensionati …. altri soggetti in genere per i lavori di giardinaggio, pulizia, manutenzione di edifici, strade, parchi, monumenti ….). Saranno i singoli Enti, valutati i profili politici e tecnici, a valutare il significato e l’interesse più generale di questo strumento. A spiegare nel dettaglio tutte le particolarità e le modalità di utilizzo dei vaucher sono stati Eufranio Massi, dirigente della Direzione provinciale del lavoro; Franco Artese, direttore della sede Inps di Piacenza e Vincenzino Quatrale, funzionario dell’Inps locale.I vaucher per l’acquisto di prestazioni occasionali di tipo accessorio, sono acquistabili presso le sedi Inps e possono essere utilizzati da imprese agricole; per il lavoro domestico; per lavori di giardinaggio, pulizia, manutenzione; insegnamento privato; consegna porta a porta e lavori di qualunque tipo rese in tutti i settori produttivi.La natura di "accessorietà" comporta che le attività lavorative siano svolte direttamente a favore dell’utilizzatore della prestazione, senza intermediari e le attività non devono dare luogo complessivamente al medesimo committente a compensi superiori a 5 mila euro all’anno. Il seminario di questo pomeriggio ha inteso spiegare le modalità di utilizzo dei "vaucher" da parte degli enti locali.