Continua inesorabile la discesa lungo il Po delle migliaia di litri di gasolio fuoriuscite ieri da un ex raffineria brianzola (vedi le foto). Per l’intera giornata si sono susseguite varie riunioni in prefettura per cercare di capire come arginare l’inquinamento che sta devastando le sponde del grande fiume. Dovrebbero essere allestiti 5 sbarramenti per trattenere parte degli inquinanti. Sono in fase di allestimento in località Ca’del Bosco, in località Emanuella all’attracco del Genio Pontieri, nell’ansa dell’isola di Roncarolo e a monte dell’isola Serafini. A Roncarolo si sta realizzando un vero e proprio sbarramento fisico alto 65 cm con galleggianti e paratie sott’acqua, struttura messa a disposizione da un’azienda di calendasco, la Air Bank che si occupa proprio di disinquinamento. Sul posto per noi c’è Gianmarco Aimi che ha intervistato poco fa Carlo Vigevani, capo della protezione civile di Caorso. In seguito al disastro ambientale la prefettura ha chiesto a tutti i sindaci delle zone interessate di emanare delle apposite ordinanze urgenti per vietare il prelievo di acqua dal fiume Po, a qualsiasi titolo e utilizzo sino a futura revoca. —–Stanno transitando attraverso la nostra provincia i 600 mila
i litri di idrocarburi fuoriusciti ieri mattina dalla ex raffineria di Monza. I
vari tentativi di fermare il combustibile sul Lambro impedendogli di
raggiungere il Po sono sostanzialmente falliti e si è riusciti soltanto a
contenere in parte l’ondata inquinante. In questo momento a Roncarolo la
macchia di gasolio ed oli combustibili sembra aver raggiunto la sua dimensione
massima ed in riva al fiume l’aria è intrisa di solventi ed oli combustibili.
Al momento non è ancora stato possibile intervenire con barriere galleggianti e
si è in attesa dell’arrivo di un’idrovora.Intanto
in seguito alla nota della Prefettura di Piacenza, che segnala la
situazione di emergenza sul Po dovuta allo sversamento di idrocarburi
nel fiume Lambro, è stata firmata oggi dal vicesindaco Francesco
Cacciatore (in sostituzione del sindaco, fuori città per impegni
istituzionali), l’ordinanza urgente che vieta – con effetto immediato e
sino a futura revoca – il divieto di prelievo di acqua dal fiume Po, a
qualsiasi titolo e utilizzo. Guarda le foto. Clicca sul tasto foto qui a destra