Settima in Emilia-Romagna e trentasettesima considerando gli 8.101 comuni della Penisola: la qualità della vita abita a Fiorenzuola. Ad affermarlo è un’indagine realizzata, alla fine del 2009 per il settimanale Panorama, dal Centro studi Sintesi di Venezia, un istituto di ricerca che analizza i principali fenomeni socioeconomici, locali e nazionali e che, per la prima volta in Italia, ha fotografato la qualità della vita nelle realtà locali a partire dai 10 mila abitanti. La classifica premia Brunico, in Trentino-Alto Adige, al top per quanto riguarda la qualità della vita, mentre Fiorenzuola, sugli 8.101 comuni considerati, ottiene un lusinghiero trentasettesimo posto. Prima in provincia di Piacenza, prendendo in esame la regione Emilia-Romagna il capoluogo della Val d’Arda si piazza al settimo posto, dietro a Sant’Ilario d’Enza (Re), Pianoro (Bo), Guastalla (Re), Sasso Marconi (Bo), Scandiano (Re), San Giovanni in Persiceto (Bo). Per individuare i 100 comune più felici, lo studio ha selezionato un campione di cittadine medie attraverso due fasi. La prima scrematura, effettuata partendo da tutti gli 8.101 comuni italiani (nei quali sono comprese anche grandi città come Roma o Milano e le 110 province) in base a 13 parametri, ha eliminato di volta in volta gli estremi: per esempio, i comuni con una densità media della popolazione troppo bassa e troppo alta, quelli nei quali gli immigrati residenti sono meno dell’1 per cento o sopra il 15. I comuni che hanno superato la prima prova sono stati 249.Nella seconda fase dell’indagine è stato misurato il livello di qualità della vita nei comuni selezionati attraverso un mix di 50 indicatori di benessere in otto diverse aree. Quindi non solo la ricchezza e le condizioni di vita materiali, ma anche l’istruzione, la partecipazione alla vita politica, i rapporti sociali, la sicurezza, l’ambiente, le attività personali, la salute, la distanza dall’aeroporto più vicino, un indice climatico (ore di sole al giorno, giorni di pioggia annui, temperatura media), il patrimonio artistico e archeologico e la disponibilità di prodotti tipici in loco.Anche il reddito è stato corretto con l’indice di evasione stimato dalla Agenzia delle entrate. E, seguendo una proposta di Luigi Zingales, docente di finanza alla Graduate school of business dell’Università di Chicago, è stato introdotto un dato per misurare il senso civico: la percentuale dei contribuenti che indica la fedeltà fiscale.