E’ previsto per lunedì il primo incontro tra il Comune di Piacenza, nella persona dell’assessore Paola De Micheli, e le parti sociali impegnate nella contrattazione territoriale in vista del bilancio previsionale 2010 del Comune di Piacenza. Questa mattina in Camera del Lavoro i confederali Gianni Copelli (Cgil) Marina Molinari (Cisl) Massimiliano Bototti (Uil) e i segretari di una delle categorie impegnate nella trattativa – Michele De Rose per l’Fp-Cgil e Fausto Rosi per la Fp-Cisl – hanno illustrato le richieste che saranno al centro della trattativa con il Comune, che l’anno scorso ha portato ad un importante intesa territoriale e che verterà anche sul Distretto sociosanitario di Piacenza, con il Comune capoluogo capofila dei servizi sociosanitari. Tante le novità nelle rivendicazioni confederali emerse nell’incontro preliminare con la stampa:UNIRE I BANDI ANTICRISI NEL DISTRTETTO SOCIOSANITARIO PER ALLARGARE LA PLATEA DEGLI INTERVENTILa prima riguarda le politiche anticrisi in favore di lavoratori dipendenti, famiglie e pensionati, chiamati "bancomat del fisco" dai sindacati in ragione delle trattenute fiscale alla fonte del reddito, in una situazione di evasione fiscale sotto gli occhi di tutti. Anche per questo le parti sociali chiedono di far entrare in seno al distretto sociosanitario di Piacenza i bandi pubblici a sostegno delle persone colpite dalla crisi e dei pensionati. "Si tratta di unire i fondi che in forma diversa Comune e Distretto sociosanitario gestiscono nel solco di un sempre minor quantità di trasferimenti centrali che arrivano dallo Stato centrale, come prevede una direttiva Regionale"; mettere insieme le forze degli Enti e allargare la platea degli interessati l’obiettivo esplicitato da Copelli, Molinari e Borotti. PROGRESSIVITA’ FISCALE E AIUTI A FAMIGLIE E FASCIA MEDIAIn secondo luogo tra le richieste sul tavolo della trattativa, i sindacati chiedono unitariamente di istituire un tavolo tecnico che si faccia carico della "progressività fiscale". "Oltre alla conferma degli impegni 2009, chiederemo che la soglia di esenzione Irpef passi dagli 11mila euro attuali ai 14mila euro di reddito, costituiti per almeno il 70% da lavoro dipendente o da pensione – hanno anticipato i confederali – e per testare la fattibilità di questa e altre azioni improntate alla progressività fiscale chiederemo all’assessore De Micheli di istituire un tavolo tecnico". "Con gli 11mila euro come soglie di esenzione – hanno sottolineato – si è aiutata una fascia disagiata della popolazione piacentina, è ora di aiutare anche la "fascia media" e le famiglie: i disoccupati aumenteranno nel 2010 e anche le rette per asilo, case di riposo e mense peseranno di più nel 2010 sui conti famigliari". Inoltre, le organizzazioni sindacali chiedono un Tavolo specifico in cui siano coinvolti i sindacati dei pensionati per affrontare temi di politiche sociali e sociosanitarie.CONFEDERALITA’, METTERE INSIEME ANCHE INTERESSI CHE CONFLIGGONOLa contrattazione territoriale piacentina è uno "schema che si è dimostrato vincente, invidiato in Regione e portato avanti unitariamente anche dalle categorie: dai sindacati dei pensionati (Spi, Fnp e Uilp) e dei dipendenti pubblici (Fp-Cgil, Fp-Cisl, Uil-Pa) che ha portato ad accordi negli ultimi tre anni". Un’operazione confederale che mette insieme "anche interessi che confliggono tra di loro" ha sottolineato De Rose, che ha portato un esempio concreto di "lavoro di squadra". "Per la prima volta, nel luglio 2010 gli asili nido comunali resteranno aperto tutto il mese – ha annunciato – perché siamo riusciti ad internalizzare il servizio ed i lavoratori pubblici hanno accettato di buon grado di prestare un servizio aggiuntivo".