Di nuovo colto in flagranza di reato, dalla polizia provinciale, un cacciatore che utilizzava sostanze adesive vietate dalla legge per catturare le prede. G.M. queste le sue iniziali, è un siciliano residente nel piacentino già denunciato nel gennaio dello scorso anno per bracconaggio su piccoli uccelli. Il nucleo tutela faunistica ha notato, in val Luretta, l’auto dell’uomo ed ha seguito le tracce lasciate sulla neve. Il bracconiere era nascosto dietro l’argine di un laghetto artificiale ed osservava un gruppo di rametti intrisi di sostanza adesiva. Aveva con se una gabbietta contenente un esemplare di cardellino, specie protetta. Da qui la ulteriore denuncia.
