Inaugurato l?auditorium dei Teatini

E’ stato inaugurato questo pomeriggio, a Piacenza,  l’auditorium dei Teatini nato dal connubio tra una sapiente opera di restauro e l’impiego delle più avanzate soluzioni tecnologiche. L’ex chiesa di San Vincenzo, nel cuore del centro storico, ha riacquistato lo splendore originario grazie al recupero degli affreschi e delle opere lignee esistenti – coro, cassa dell’organo, bussole d’ingresso – e alla ristrutturazione degli spazi che un tempo ospitavano la sagrestia, ora adibiti a camerino, magazzino, deposito strumenti e locale tecnico-regia. Soprattutto l’uso della tecnologia, però, ha permesso di trasformare questo edificio originariamente dedicato al culto in un auditorium all’avanguardia, confortevole, ben attrezzato e dotato di un’acustica di qualità: caratteristiche che hanno reso possibile la sua destinazione a sala prove permanente dell’Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini" diretta dal Maestro Riccardo Muti, che a Piacenza ha sede. Accanto a questa prestigiosa funzione, la sala dei Teatini potrà ospitare piccoli spettacoli teatrali e di musica da camera, oltre a costituire una cornice particolarmente suggestiva per conferenze, dibattiti, presentazioni letterarie e altri incontri aperti al pubblico.Ciò ha comportato un importante e complesso studio, mirato a valutare le peculiarità architettoniche dell’edificio per l’allestimento di una camera acustica di qualità: un’indagine affidata alla multinazionale Bureau Veritas, che ha fornito le informazioni tecniche necessarie per una progettazione coerente e una corretta scelta dei materiali, eseguendo il collaudo acustico finale della struttura, prima dell’inaugurazione del 16 dicembre. L’innovativa camera acustica trasparente, realizzata interamente con pannelli in policarbonato, delimita il palcoscenico in legno posto tra l’altare e il primo pilastro della navata centrale e assolve ad un duplice scopo: da un lato rende possibile una corretta distribuzione spaziale dell’energia sonora generata dall’orchestra, ottimizzando così sia l’ascolto reciproco tra i musicisti che la corretta percezione sonora da parte del direttore; dall’altro convoglia i fronti d’onda verso l’uditorio evitando inutili dispersioni sonore in altre direzioni. Il sistema di tende in velluto oscurante, installato a copertura del palco e lungo il perimetro dell’area destinata al pubblico, garantisce inoltre sia un’azione correttiva della riverberazione mediante il fonoassorbimento delle tende, sia l’attenuazione delle riflessioni tardive e degli echi. Soluzioni all’avanguardia sono state adottate anche per l’impianto di riscaldamento, installato al di sotto del piano di calpestio del palco e allacciato alla rete urbana del teleriscaldamento, nonché per l’illuminazione artistica degli spazi, che si avvale di proiettori con lampade a ioduri metallici, alogene fluorescenti a Led e fibre, con una temperatura di colore che garantisce il massimo risalto degli affreschi. Proprio per preservare i dipinti, è stato installato un impianto elettrocibernetico che eviterà l’affioramento dell’umidità e delle sostanze saline sulle strutture murarie.Tutti gli impianti sono governati e monitorati da una postazione allestita nel locale regia, che permette altresì il controllo remoto tramite modem e linea telefonica. 

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