Dopo 15 anni un mese e 5 giorni d’attesa oggi l’Anas ha aperto al traffico il nuovo ponte sul fiume Adda lungo la strada statale 591 "Cremasca", necessario per ripristinare il collegamento tra Crema e Piacenza, interrotto a seguito del crollo del vecchio Ponte sull’Adda nel tratto tra Castiglione d’Adda e Montodine.Sino ad oggi la circolazione era stata garantita da una struttura provvisoria messa a disposizione da Anas S.p.A. con il supporto logistico e l’ausilio del Genio Militare Pontieri di Piacenza."Quest’oggi – ha detto il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – inauguriamo un’opera fondamentale, di vitale importanza per il territorio che, a causa del fallimento della impresa appaltatrice, era rimasta per anni incompiuta. E’ stato questo uno dei primi interventi sul quale ho concentrato l’attenzione al momento del mio arrivo in Anas. Per riavviare i lavori è stato necessario aggiornare la progettazione e rifare le procedure di gara per il riappalto. L’iter procedurale di approvazione, finanziamento e appalto si è concluso finalmente nell’ottobre 2007 e in poco più di due anni, grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti, i lavori sono stati ultimati". Il ponte attraversa il fiume Adda con una struttura metallica strallata lunga complessivamente 400 metri con una luce centrale di 252 metri sostenuta da 28 "stralli" in acciaio armonico ancorati alle due antenne che hanno un’altezza, al di sopra del piano stradale, di 65 metri.L’impalcato, largo complessivamente 25,50 metri, è strutturalmente costituito da una trave a cassone centrale sostenuta dagli stralli, e offre appoggio a due carreggiate, una per ogni senso di marcia, della larghezza di 10,50 metri che ospitano una corsia stradale di 3,75 metri, una pista ciclo-pedonale della larghezza di 2,30 metri oltre alle banchine pavimentate, alle barriere di sicurezza ed ai parapetti laterali.Complessivamente per la realizzazione dell’impalcato sono state impiegate oltre 5 mila tonnellate di acciaio.Nel suo complesso l’investimento richiesto dalla nuova opera è stato pari a circa 41 milioni di euro, interamente finanziati da Anas, di cui circa 15 milioni di euro spesi per i lavori eseguiti prima della rescissione, e circa 26 milioni di euro per il completamento.Il collegamento, della lunghezza totale di 1,8 km, permetterà di ripristinare il transito ai mezzi pesanti, in passato costretti a deviare lungo percorsi alternativi, con notevoli vantaggi per l’economia locale, soprattutto in termini di percorrenza per il trasporto delle merci.