Anche se in prorogatio i consiglieri della Camera di commercio hanno provveduto ad approvare il bilancio preventivo per il 2010, decidendo di portare a 2 milioni e 747.722 euro l’ammontare di risorse che saranno destinate ad interventi economici sul territorio. La presidenza di Giuseppe Parenti ha portato la Camera di commercio a investire una quota sempre maggiore del proprio bilancio in iniziative promozionali. Se nel 2004 era il 33,94% delle entrate ad essere finalizzato alla promozione economica, per il 2010 questa quota è passata al 40,49%. Spiace al Presidente camerale che l’ipotesi del commissariamento offuschi l’immagine della camera di commercio piacentina che vede questo spettro non per propria incapacità gestionale ma per l’attrito esistente tra le associazioni di categoria dell’agricoltura (l’Unione provinciale agricoltori ha presentato ricorso al TAR contro la decisione di attribuire i due seggi riservati all’agricoltura alla Coldiretti n.d.r.).In apertura di seduta, di ritorno da Bologna dove è stato firmato il nuovo Accordo quadro triennale tra sistema camerale e Regione Emilia Romagna, Parenti ha accennato ad un possibile nuovo tentativo di far avvicinare le parti in causa, alla ricerca di un accordo che vorrebbe dire poter rinnovare gli organi di governo giunti a scadenza lo scorso luglio ed avviare una programmazione pluriennale indispensabile per poter decidere un intervento economico forte a favore delle imprese piacentine.Con il supporto dei dirigenti dell’Ente, Alessandro Saguatti ed Ivana Nicolini, il Presidente ha passato rapidamente in rassegna i numeri del nuovo bilancio: i proventi previsti per il 2010 ammontano a 7 milioni e 502.570 euro (il 2% in meno di quelli ipotizzati a livello di preconsuntivo 2009) mentre gli oneri correnti sommano 8 milioni e 193.222 euro (il 2,28% in più del preconsuntivo 2009). Il risultato della gestione corrente assume quindi segno negativo e valore pari a 690.625 euro, che sarà coperto grazie agli avanzi patrimonializzati, come ha ricordato il Presidente del Collegio dei Revisori, Davide Cetti. La scelta fatta dalla Camera di commercio è quella di attingere alle proprie "scorte" in questo momento di difficoltà economica così generalizzata. Non a caso nel 2009 il tradizionale intervento a favore dei consorzi fidi è passato da 400mila euro a 925mila euro ed altri 700mila euro andranno in questa stessa direzione nel 2010.Le linee prioritarie su cui saranno ripartite le risorse promozionali sono quelle approvate dal Consiglio nella seduta del 30 ottobre scorso. La parte del leone la fa lo Sviluppo imprenditoriale che assorbe il 48% dello stanziamento disponibile (è in questa priorità che sono concentrati i contributi per i consorzi fidi oltre ai bandi per le imprese), segue la priorità dedicata alla filiera agroalimentare (12% delle risorse) e quindi la Globalizzazione (9%). Circa 230 mila euro sono stati destinati al pagamento delle Quote associative correlate con gli interventi economici mentre lo Sviluppo del turismo, così come l’Istruzione e la formazione imprenditoriale avranno a disposizione 190mila euro, circa, ciascuno.Chiudono l’elenco lo Sviluppo del territorio, l’Informazione economica e la Regolamentazione dei mercati.Il Consigliere Sandro Busca ha chiesto chiarimenti su due interventi che vedono anche la Camera di commercio tra i soggetti partecipanti: si tratta dell’Agenzia per la logistica e dell’Agenzia per la locazione. Nel primo caso Busca ha sottolineato la mancanza di una regia unica che ha portato i singoli comuni a muoversi autonomamente nel campo della logistica, nel secondo invece si è chiesto se l’agenzia si pone come unico obiettivo quello di mettere sul mercato 10-15 appartamenti o se invece non abbia in programma un censimento di tutto il patrimonio immobiliare sfitto esistente, finalizzato a promuovere un successivo piano di recupero dello stesso.Parenti nel precisare che la Camera di commercio ha preso parte ad entrambi gli interventi per dovere istituzionale senza tuttavia averne la governance, non rifiuta l’ipotesi di chiedere agli stessi promotori le intenzioni riguardo al futuro prossimo.Dopo l’approvazione unanime dei documenti contabili, il Presidente ha ceduto la parola al consigliere Piero Peretti, amministratore delegato di Imebep, per un ragguaglio sugli ultimi sviluppi che hanno coinvolto la partecipata.Peretti ha ricordato che Imebep è stata la società in cui la Camera di commercio ha investito di più. Si tratta di una società con due attività: una immobiliare (affitta locali alla Dogana) e una artigianale-industriale (il collaudo di casse mobili e container). Dopo circa un anno e mezzo di trattative questa seconda attività è stata ceduta. Resta il patrimonio immobiliare che complessivamente è stato valutato in circa 9 milioni di euro. Su questo patrimonio esiste il nodo della destinazione urbanistica. Il progetto, ormai più volte ricordato, è di reinvestire quanto si ricaverebbe da questa alienazione nel recupero della cascina san Savino, collocata di fronte a Piacenza expo.In chiusura di seduta c’è ancora tempo per un intervento del consigliere Enrico Zangrandi che ha sottolineato come il settore del commercio stia "piangendo lacrime amare" anche per effetto di banche che non concedono più credito, nemmeno a fronte di adeguate garanzie ed ha quindi chiesto l’attivazione di interventi specifici.